venerdì 27 gennaio 2012

Colombia: l'oro alla responsabilità ambientale

Tetto verde, passerelle vegetali e materiali biodegradabili sono valsi a Sayab l'oro alla Responsabilità ambientale.

Edilizia popolare a basso impatto ambientale in Colombia. Il complesso residenziale Sayab dell'architetto Luis Garrido, a Gratamira, è stato progettato per essere completamente autosufficiente dal punto di vista del riscaldamento e del condizionamento, grazie a un sistema di ventilazione naturale e a una serie di espedienti efficienti.

Progettazione intelligente.
Realizzato con materiali naturali, reperiti localmente e certificati come 100% riciclabili, l'edificio ospita alloggi a prezzi convenzionati, in un contesto abitativo di design che, soprattutto, promette bassissimi consumi ai suoi abitanti.

Quattro blocchi collegati da corridoi verdi.
Il progetto si sviluppa in quattro grandi blocchi: gli appartamenti – 345 in totale - si affacciano su un'ampia area verde comune attrezzata con tavolini e ombrelloni, pensata per consentire agli inquilini di socializzare e interagire. I quattro corpi sono posti in collegamento tra loro da corridoi verdi e sono tutti dotati di balconi colorati, che movimentano la facciata uniforme.

Green roof.
Oltre alle passerelle verdi, anche il tetto degli edifici è completamente vegetale. L'escamotage del green roof, con tanto di aiuole fiorite e viottoli percorribili, consente di rinfrescare gli interni durante i mesi estivi ed agisce da naturale filtro dell'aria inquinata.

Energia FV e geotermica.
Insignito della medaglia d'oro alla responsabilità ambientale dall'associazione América Fundación Sostenible, l'edificio è alimentato da un impianto fotovoltaico e da un sistema geotermico, che permettono di ridurre notevolmente i consumi. Inoltre, la progettazione degli spazi interni, tutti dotati di ampie vetrate, consente di eliminare il bisogno di luce artificiale durante le ore diurne.

Ciclo di vita infinito.
Realizzato da Prefabricados IC, la vera particolarità del progetto consiste nella completa riusabilità di ogni singolo componente dell'edificio: “se per qualsiasi ragione l'edificio non funzionasse, gli elementi che lo compongono possono essere destinati a nuovo uso, a partire dalla copertura vegetale del tetto”.
Il ciclo di vita infinito, i bassi costi di realizzazione e manutenzione e il design bioclimatico hanno già fatto di Sayab un esempio di sostenibilità in tutta l'America latina.

[ Fonte:
www.casaeclima.com ]

venerdì 20 gennaio 2012

A Singapore si sfida il clima tropicale

Per evitare il surriscaldamento, il progetto residenziale sfrutta sistemi di ombreggiatura e muri vegetali.

Una villetta residenziale di tre piani in grado di contrastare il clima tropicale di Singapore e ridurre i consumi energetici.

Questa la sfida affrontata dallo studio DP Architects nel realizzare l'edificio 36 BtDr: per riuscirvi, i progettisti hanno messo a punto una strategia sostenibile molto articolata, basata sulla qualità ambientale indoor e outdoor.
Intonaco ad alta riflettanza solare.Per evitare il rischio di surriscaldamento degli interni, il fabbricato è stato orientato in modo da evitare l'irraggiamento diretto, mentre un sistema di schermature solari mantiene l'ombra durante le ore più calde.Sempre con l'obiettivo di mitigare il guadagno termico interno, le pareti esterne sono state rivestite da uno speciale intonaco bianco isolante ad alta riflettanza solare, in grado di ridurre la temperatura, sia sulla superficie esterna che all’interno dell’edificio.

Ventilazione naturale.
Il progetto sfrutta un sistema di ventilazione naturale trasversale, realizzata attraverso specifiche strategie di configurazione, dimensionamento e posizionamento delle finestrature. Per consentire un passaggio continuo di aria – essenziale durante i mesi di calura e umidità tipici del clima locale – sono stati privilegiati sistemi di muri mobili a tutta altezza: le pareti scorrevoli possono aprirsi completamente a seconda delle necessità, aumentando il flusso di aria.

Strategia efficiente.
Per ridurre i consumi e limitare gli sprechi, l'edificio incorpora nel tetto pannelli solari fotovoltaici e sfrutta un sistema di collettori per scaldare l'acqua sanitaria. Sempre in un'ottica di autosufficienza energetica, il progetto prevede l'uso di luci LED ad alta efficienza e un sistema di recupero dell'acqua piovana, utilizzata per innaffiare le piante.

Verde attivo.
Altra caratteristica della villetta a tre piani riguarda infatti il particolare connubio di architettura e vegetazione: oltre all'aspetto più decorativo, in questo progetto le piante diventano parte attiva della strategia anti calore. Inserito sulla terrazza, lungo un muro verticale e in prossimità delle finestre, il verde funge da ulteriore schermatura solare , contribuendo a mantenere il fresco interno e depurando l'aria da polveri e inquinanti.

I materiali.
Ultimo accorgimento preso in fase di progetto riguarda la scelta dei materiali: per ottimizzare i tempi di costruzione, il telaio è stato realizzato in acciaio leggero a moduli, velocemente assemblabile. Mentre per le pavimentazioni e i mobili è stato utilizzato legno di recupero, il cemento è stato scelto in conformità alla sua biodegradabilità.

Trovate tutte le foto qui:
http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=10264:singapore-quando-il-verde-rinfresca&catid=34:hot-spot&Itemid=41

[ Fonte:
http://www.casaeclima.com/ ]