"EcoAbitare" al giorno d'oggi. La casa ecologica che rispetta l'ambiente nei materiali con i quali é costruita, nelle tecniche con le quali si mantiene viva negli anni, nelle possibilità progettuali che offre.
L'EcoAbitazione sarà il futuro.
Dopo il successo di Eco Christmas, il progetto che durante le festività natalizie del 2009 ha visto la partecipazione di 10.000 visitatori e 500 Kilowatt prodotti dalle pedalate dei cittadini, anche quest’anno si attende un grande riscontro per l’evento Bio Christmas 2, un mirabile esempio di arredo urbano sostenibile con il coinvolgimento dei cittadini.
L'iniziativa riparte quest'anno dal 12 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 e consiste in un imponente albero di Natale (9,80 metri di altezza) che purifica l'aria e rallegra l'ambiente a zero emissioni.
Bio Christmas 2 è un'installazione natalizia illuminata da decorazioni luminose a Led alimentate con la sola energia prodotta dalle pedalate dei cittadini: 11 biciclette messe a disposizione da BikeMi, il servizio di bike sharing del Comune di Milano.
Sarà una partecipazione attiva che darà vita a giochi di luce e divertimento a emissioni zero.Tutti i materiali impiegati sono eco-sostenibili: la superficie e il basamento dell'albero sono rivestiti da piastrelle BionicTile: un materiale ceramico in grado di assorbire sostanze inquinanti come anidride carbonica, ossidi d'azoto, nitrati e polveri sottili, lo stesso basamento è un composto a base di farine di legno e polimeri plastici ottenuti da riciclo), le travature di sostegno in rigoroso legno lamellare.
Off limits per le vecchie auto a benzina, la cittadella ecosostenibile in mezzo al deserto di Abu Dhabi si raggiunge a bordo di piccole capsule elettriche senza conducente e senza rotaie: basta premere il tasto play sul monitor e si arriva, quattro persone alla volta, nei sotterranei dell'innovativo centro urbano e di ricerca per le energie rinnovabili.
La città copre un'area di 6 km quadrati, di cui 210 mila metri quadrati destinati al più grande impianto fotovoltaico della regione con una capacità 10 megawatt, anche se Masdar City ne consuma al momento solo la metà. L'eccedenza di energia elettrica viene dirottata verso Abu Dhabi, immersa nell'aria condizionata, anche quando non serve, e nel lusso sfrenato.
"Quella di Abu Dhabi è una società che consuma moltissimo, ma è anche lungimirante, visto che prima o poi il petrolio finirà, e per questo punta su Masdar per assicurarsi in futuro l'energia rinnovabile", spiega Erik Casagrande, di Godaga Sant'Urbano (Treviso), unico ricercatore italiano del Masdar Institute, l'università che, in collaborazione con il Mit di Boston, si propone di diventare centro di avanguardia nel mondo per le tecnologie sostenibili. Qui si sfruttano il sole e il vento del deserto, i rifiuti vengono riciclati, mentre l'architettura della cittadella riprende l'antica saggezza delle medine mediorientali per ripararsi dal caldo.
Una gigantesca torre del vento spinge un costante flusso d'aria fresca all'interno degli edifici, anche quando d'estate la temperatura supera i 50 gradi, mentre giochi di specchi e vetrate consentono di avere ovunque luce naturale.
Gli Emirati arabi vogliono "andare oltre la dipendenza dal petrolio e fare la propria parte nel ridurre le emissioni inquinanti", dichiara Mohammed al Fardan, Department Manager del progetto finanziato dal fondo sovrano Mubadala di Abu Dhabi. Ma dietro le sue parole non c'é alcuna ideologia ambientalista: la ricca e spendacciona Abu Dhabi ha soltanto capito che la ricerca e l'energia pulita rappresentano, al pari del petrolio, un'opportunità di grande business nel mondo.
"Stiamo guardando molto ad alcune aziende italiane per possibili investimenti", dice Erik C. Martel, Investment manager di Masdar Venture Capital. "Ci sono dei contatti, non posso dire con chi, ma - avverte, o forse lancia un messaggio - siamo interessati alle bioenergie e, soprattutto, ai rifiuti".
A Masdar City il sogno di un mondo ecosostenibile è già realtà, e la città ha già un cuore che batte. Nei sei edifici del Masdar Institute studiano 88 giovani di 22 Paesi diversi (c'é anche uno studente trentino) e nei prossimi 5 anni diventeranno 500. Nella piazzetta alberata, tra palazzi rossi, fontane e strutture ipermoderne, bevono caffé e chiacchierano. Prima di rituffarsi nel loro investimento, il futuro.
A partire dal 4 dicembre, per continuare fino al giorno 12, in Fiera Milano, sarà possibile assistere alla manifestazione “Artigianato in Fiera”, dove sarà possibile visitare anche Ecoabitare, il salone che presenta al pubblico servizi per la casa con particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale.
Nello spazio di Artigianato in Fiera, sarà possibile identificare gli espositori di Ecoabitare grazie alla caratterizzazione del layout degli stand presenti alla manifestazione ed alle indicazioni della manifestazione.
Il tema principale sarà la Casa Ecologica, e verrà dedicata particolare attenzione alle pratiche che possono influire positivamente sull’impatto ambientale che hanno le nostre abitazioni, con un particolare occhio alle nuove normative in tema di “abitare ecologico”.
L’ingresso ad Artigianato in Fiera è gratuito, e sarà possibile visitare la manifestazione nelle giornate feriali dalle 15:00 alle 22:30 e nelle fiornate festive (e sabato) dalle 10:00 alle 22:30, con un’eccezione per lunedì 6 dicembre, in cui l’orario sarà dalle 10:00 alle 22:30.
Per maggiori informazioni su Ecoabitare, è possibile scaricare la rassegna stampa dell’anno scorso, o visualizzare la brochure dell’evento.