giovedì 24 novembre 2016

Come sarà la città ideale?

Otto fiere per disegnare il nuovo modo di vivere insieme e dove Parigi e Milano si assomiglieranno sempre di più.

Rispettosa dell’ambiente, dotata di edifici d’avanguardia e ricca di stimoli culturali. Ma anche – e, forse, soprattutto – dotata di sistemi di mobilità efficienti e sostenibili. Queste le caratteristiche che dovrebbe possedere la città ideale e di cui si è discusso mercoledì 26 ottobre presso Palazzo Lombardia di Milano, durante una conferenza organizzata da Paris Region Entreprises et Promosalon.
Tenuto conto del luogo e dei relatori italo francesi, il confronto non poteva essere che tra Parigi e Milano. Mentre la prima è la più grande megalopoli europea, la sfida della Grande Milano è quella di essere sempre più competitiva con le altre realtà europee, per attrarre aziende e giovani, promuovendo uno sviluppo sostenibile e intelligente del territorio.

COSTRUIRE LA SMART CITY
Secondo Catherine ROUSSELOT del Mondial du Batiment:
"La costruzione di una città ideale inizia dai suoi edifici. Una città è smart se i suoi edifici sono intelligenti e sostenibili, in grado di assicurare una buona qualità di vita ai residenti e confort di utilizzo ad abitanti e fruitori."

Per il Carrefour International du Bois, rappresentato da Cécile TOURET:
"Il legno è una risorsa naturale e rinnovabile, assorbe CO2 e produce ossigeno. Esso è fonte di ispirazione per architetti e progettisti, capace di far convivere natura e urbanizzazione. L’utilizzo del legno nell’edilizia si sta velocemente diffondendo in Francia e in tutta Europa per costruire fin da oggi la nostra città ideale."

Isabelle ALFANO, Direttrice del polo Costruzione presso Comexposium e Direttrice di Intermat, ha ricordato le principali sfide delle più recenti evoluzioni della attrezzature urbane per l’edilizia con un’attenzione particolare all’ambiente e alla valorizzazione dei materiali. Costruire senza distruggere è un obiettivo per le imprese di costruzione che visitano Intermat: nuove tecnologie e soluzioni innovative consentono di minimizzare l’impatto dei cantieri in città, soprattutto a livello sonoro.

IL TRASPORTO E LA MOBILITA’ URBANA
Per costruire una città sostenibile e smart ovviamente non può essere dimenticata la mobilità urbana intelligente, considerata una delle principali sfide se si calcola l’incredibile crescita a medio termine della popolazione urbana nel mondo. La progettazione di veicoli adatti alle necessità di trasporto di persone e alla movimentazione di merci si affianca a riflessioni sulla gestione del loro ciclo di vita.

Sophie CASTAGNE, Direttore del salone Transports Publics, dichiara che:
"I mezzi di trasporto condivisi rappresentano, con l’utilizzo della bici, una delle migliori soluzioni per spostarsi in città con un basso impatto ambientale. Grazie al digitale, i trasporti collettivi sono sempre più in linea con le necessità degli utenti e sempre più interconnessi con gli altri sistemi di trasporto."

David PUECH, del salone SITL, ha sottolineato che:
"Lo sviluppo degli oggetti connessi ha un impatto considerevole sulla supply chain. Essi consentiranno di sviluppare in tempo reale una visibilità dei flussi e una tracciabilità costante delle merci, permetteranno di pilotare la catena logistica molto vicino alla realtà operativa, di sviluppare l’interoperabilità degli oggetti sull’insieme della Supply Chain o ancora di ridurre l’impatto ambientale del trasporto. Il modello economico sta cambiando e passa da un modello orientato al prodotto a un modello orientato al servizio".



NUOVE SOLUZIONI PER UNA CITTA’ SOSTENIBILE

Per Stéphanie GAY-TORRENTE, Direttrice dei saloni Pollutec e World Efficiency, la città ideale deve rispondere già da oggi alle aspettative dei suoi abitanti. Le amministrazioni pubbliche devono avere un approccio pragmatico per poter mettere in atto durante il loro mandato (spesso di 5 anni) soluzioni operative in materia di urbanistica, ingegneria, eco-costruzione, efficacia energetica, eco-industrie, servizi urbani e mobilità.

[ Fonte: www.casaeclima.com ]

giovedì 3 novembre 2016

La sicurezza antisismica delle case in legno


L’attenzione di privati, tecnici e imprenditori verso le costruzioni in legno è cresciuta significativamente negli ultimi anni (la quota di mercato delle costruzioni è passata dal 6% del 2012 al 15% del 2015. Fonte Il Sole 24 Ore), e sono in molti ad essersi finalmente convinti che le case in legno siano sinonimo di benessere, sicurezza, durata, personalizzazione. 
Abbiamo deciso di dare voce a chi in una casa in legno ci vive, per sapere cosa ne pensa del livello di benessere percepito, dei risparmi in bolletta, dei tempi di realizzazione… 
Gli utenti intervistati sono quelli che vivono in case Kager Italia, che nasce dall'idea che ognuno interagisce e interpreta l’ambiente ed il rapporto con gli altri in modo unico, da qui progetti architettonici personalizzati. 
Questa filosofia ha portato l'azienda, in oltre 40 anni, a realizzare case per oltre mille famiglie tra Italia, Slovenia, Austria, Germania e Svizzera. 


Le testimonianze di chi vive in una casa in legno 


Comfort abitativo
Il proprietario di una casa Kager a Boca, in provincia di Novara ha dichiarato che tra le caratteristiche che apprezza di più della sua nuova casa c’è il comfort abitativo. Racconta che nell’appartamento in cui viveva in precedenza c’erano zone più calde e altre più fredde, dovute alla presenza di ponti termici, mentre la nuova casa, isolata in modo corretto e molto più uniforme, è vivibile ed economicamente sostenibile, con spese di riscaldamento notevolmente ridotte. Il legno è un materiale igroscopico che regola naturalmente l’umidità dell’aria, rilasciandola e assorbendola a seconda delle condizioni climatiche esterne. La casa in legno è una casa che respira e garantisce un’aria salubre evitando disturbi relativi all’inquinamento indoor. 


Sicurezza antisismica
Le case in legno Kager, grazie alla tecnologia sviluppata nel corso di decenni di ricerca, sfrutta al meglio le caratteristiche di resistenza ed elasticità proprie del legno, per costruire case antisismiche che garantiscano una resistenza senza pari nella muratura tradizionale. Lo conferma il proprietario di una casa in legno Kager ad Argenta (Ferrara) la quale, a differenza delle abitazioni limitrofe, danneggiate e crepate dal sisma, non ha subito nessun danno durante il terremoto dell’Emilia del 2012. (Nella notte del 20 maggio 2012 uno dei più violenti sismi mai registrati in Italia ha colpito l’Emilia, danneggiando numerosi edifici). 


Design unico

Ogni casa è un progetto unico, progettato e realizzato su misura per il nucleo familiare che la abiterà. A testimonianza di ciò, l’esperienza di un cliente Kager con l’esigenza di ristrutturare una cascina in provincia di Novara. Il progetto prevedeva l’ampliamento della cascina esistente con un corpo prefabbricato in legno, da assemblare in loco, riducendo la durata del cantiere. Eppure, per via della presenza di diversi muri fuori squadra, tipici delle strutture tradizionali in mattoni, molte aziende, fornitori di progetti da catalogo, hanno rifiutato l’incarico. Kager invece ha realizzato un lavoro su misura, seguendo esattamente l’idea iniziale del cliente. 


Risparmio energetico
Significativa è anche l’esperienza di chi, dopo essersi trasferito in una casa Kager, ha visto ridurre la bolletta energetica dai 1.200 euro a bimestre ai 600 euro annuali. Un risultato della classe energetica A o A+, che denota ogni casa Kager. 


Tempi di realizzazione
A parità di dimensioni, per realizzare una casa con tecnologia Kager ci vuole mediamente dalla metà a un terzo del tempo necessario per mettere in piedi un’abitazione tradizionale. Un cliente Kager ha completato la villetta in cui vive con la famiglia a Parma in circa 6 mesi, contro i 14 medi di un’abitazione tradizionale.


Costi di costruzione

Con un processo produttivo rapido, che avviene in stabilimento, dove lavora un team di tecnici ed artigiani altamente specializzati, e una fase di cantiere semplice e rapida, anche i costi di costruzione si riducono significativamente rispetto a quelli necessari per realizzare un’abitazione tradizionale. E la manutenzione è rara. 


 “E’ come se il tempo si fosse fermato” ha dichiarato un cliente la cui abitazione è stata completata nel 2004.