domenica 28 marzo 2010

LED: il futuro dell' illuminazione

Letteralmente "diodo ad emissione di luce" (Light Emitting Diode) il LED rappresenta l'illuminazione del prossimo futuro. L'esigenza sempre più sentita per il risparmio energetico lo colloca al primo posto nella classifica delle nuove tecnologie di illuminazione.
Inizialmente l'uso del LED ha trovato applicazione nelle cosiddette "luci spia", ovvero negli indicatori di stato o nei telecomandi ad infrarosso e, nel tempo, il suo utilizzo si è esteso anche ai semafori, agli stop delle auto, ai lampeggianti di emergenza ed ai cartelloni pubblicitari. Fino a poco tempo fa la sua applicazione al campo illuminotecnico è stata marginale; il LED, infatti, affiancava i sistemi di illuminazione tradizionale (lampade alogene, a neon e ad incandescenza) e veniva sostanzialmente utilizzato come elemento architettonico al fine di valorizzare particolari dettagli.
Dopo la normativa emessa dalla Comunità Europea che vieta la vendita in tutti i paesi della comunità delle lampadine ad incandescenza, il tutto nell'arco di 7 anni a partire dal 1 settembre 2009, la necessità di trovare nuove tecnologie di illuminazione si è fatta più concreta.
Il LED sta cominciando dunque a sostituire gradualmente l'illuminazione tradizionale, sviluppando modelli ad alto rendimento energetico e raggiungendo risultati illuminotecnici ancora più prestanti rispetto ai sistemi illuminanti dei suoi predecessori. Oggi trova applicazione praticamente ovunque e rappresenta la soluzione illuminotecnica ideale per quanti si trovano a gestire impianti di illuminazione industriale oltre che residenziale ed urbanistica.
Il LED trova la sua massima espressione nella valorizzazione delle facciate di grandi complessi alberghieri e palazzi d'epoca, nelle residenze private per illuminare giardini e fondi di piscine, nelle aree pubbliche con i lampioni di ultima generazione per strade e parchi, attraverso i segna - passo nei camminamenti dei vialetti di servizio residenziali ed alberghieri, oltre che illuminare quadri, opere d'arte, scale.
L'alto rendimento a fronte del basso consumo energetico (l'effetto luminoso di un led da 3 watt è pari a quello di un'alogena da 25 watt), la durata (100.000 ore in condizioni di utilizzo ottimale, rispetto alle 2.000 di una lampadina tradizionale), la resistenza meccanica, la dimensione compatta, la totale assenza di manutenzione, la sicurezza (il LED funziona a bassa tensione), l'assenza di mercurio e la versatilità d'uso, sono i principali vantaggi del LED.
Oltre al risparmio economico realizzato grazie ad un minor consumo energetico, la tecnologia led offre il vantaggio di avere una maggiore durata poiché privi del filamento interno che si deteriora rapidamente ed è il principale responsabile dello spreco energetico. Nella lampadine ad incandescenza, infatti, il 95% dell'energia è impiegata per portare ad incandescenza il filamento e solo il 5% per emettere luce.
L'unico "freno" che le Amministrazione Comunali pongono alla conversione della pubblica illuminazione al LED è quello del costo iniziale che ad oggi è ancora elevato, ma che è tuttavia ammortizzabile in pochi anni grazie anche ai fondi regionali, considerando oltretutto i vantaggi sopra descritti.

Sapete che esiste una città interamente illuminata a LED? Si tratta di Raleigh, nella Carolina del Nord, Stati Uniti, che ha proprio il primato di essere stata la prima "Led City" del mondo. Anche in Italia esiste un paese che vanta il primato nazionale per aver scelto di convertire a LED l'intero sistema di illuminazione pubblica: si tratta di Torraca, in provincia di Salerno, che ha installato più di 700 punti luce LED, garantendo in questo modo la copertura comunale.
Sono molti i comuni che oggi si stanno sensibilizzando sul notevole risparmio economico derivante dall'utilizzo della tecnologia di illuminazione a LED, e parliamo di risparmi notevoli:
la riduzione fino al 50% di consumo energetico e fino al 70% per i costi di manutenzione oltre che l'eliminazione dell’inquinamento luminoso, nel pieno rispetto dell'ambiente
.

Articolo di: Irene Vitrano

venerdì 26 marzo 2010

Introduzione alla Permacultura

Quando eravamo bambini, una delle primissime lezioni di biologia era di norma quella legata al ciclo naturale. Personalmente ho sempre trovato affascinante l'equilibrio tra gli elementi della natura, tra piante, terra e acqua, tra animali e esseri umani.
Mi sono sempre domandata come potevamo nel nostro piccolo, ristabilire gli equilibri naturali che le necessità alimentari umane così spesso spezzano... E ho trovato la mia risposta nella "Permacultura".
La Permacultura è un processo di progettazione del verde agricolo e privato che dà come risultato un ambiente esterno a bassa manutenzione, sostenibile ed equilibrato. Se si applicano con intelligenza i principi ecologici si possono infatti ristabilire equilibri naturali anche nel proprio piccolo giardino e orto di casa e perchè no, nel terrazzo!

Il nome Permacultura significa "Agricoltura Permanente". Infatti, la vita umana non può sopravvivere a lungo senza la base di una agricoltura sostenibile e fortunatamente ultimamente vi è molta più attenzione su questa problematica oggi. Bill Mollison, è l'ideatore della permacultura, secondo lui ci si deve approcciare alla permacultura come a un insieme sinergico di piante e animali, in relazione con gli umani e le loro strutture, che punta soprattutto al sostentamento autonomo della famiglia e della comunità e alla possibilità di commercializzare gli eccessi prodotti.

Progettare una permacultura, significa studiare a fondo come ogni elemento che si introduce nel sistema influenza le piante, gli animali, il terreno intorno ad esso. Si studiano non solo le pendenze del terreno, le piante autoctone e gli animali che possono a loro volta essere inseriti nell'ambiente e quali scarti possono essere usati per concimare la terra stessa, ma anche i percorsi che animali e umani fanno nello spazio, in modo da inserire gli elementi in maniera logica e aumentare la produttività personale, che essa sia per una grande fattoria o per il piccolo giardino privato. Questa tipologia di progettazione del verde lascia ampio spazio alla biodiversità e minimizza l'apporto di energia esterna.

La permacultura abbassa anche la necessità di pesticidi poichè prende in considerazione il mantenimento delle così dette "reti ecologiche" che permettono alla fauna e flora naturale che spesso si occuperebbe automaticamente di rimuovere insetti infestanti e altri elementi di disturbo alle culture, di vivere e riprodursi in serenità. Mantenendo le "reti ecologiche", si contribuisce inoltre ad arginare il fenomeno di "deserto agricolo".

Se state pensando di progettare il vostro giardino di casa, il vostro orto, o anche il vostro piccolo terrazzo cittadino, prendete in considerazione la possibilità di rivolgervi a un tecnico del verde esperto, oppure, iniziate la vostra ricerca personale. Infatti, se anche non volete impostare il giardino privato in maniera agricola, potete scegliere tra svariate piante autoctone che aiutano la ripopolazione e il sostenatamento degli animaletti locali (uccellini, insetti, piccoli mammiferi), a voi non costa molto. A loro fa tutta la differenza.

Articolo di: Carlotta Fiocchi

Solarexpo & Greenbuilding

Avranno luogo a Verona, tra il 5 e il 7 Maggio 2010, il Solarexpo ( mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita ) e il Greenbuilding ( mostra e convegno internazionale su efficenza energetica e architettura sostenibile ).

Solarexpo è la fiera leader dedicata alla sostenibilità energetica e alla green economy. Una tappa determinante per lo sviluppo del mercato delle nuove tecnologie che sono destinate a giocare un ruolo fondamentale nell’ambito di un processo globale di riduzione delle emissioni di gas serra.

Greenbuilding, mostra-convegno internazionale su efficienza energetica e architettura sostenibile, rappresenta un appuntamento significativo per il mondo dell’architettura e del costruire, concepiti secondo le regole dell’efficienza e dell’innovazione tecnologica.

EcoAbitazione vi consiglia di partecipare ai convegni perché sono molto interessanti e permettono di comprendere molti aspetti legati al rinnovabile.

Sul sito web ufficiale della mostra-convegno trovate tutte le informazioni necessarie:
http://www.solarexpo.com

Buona partecipazione a tutti!

Adecco e il "Green Job Centre"

Vorremmo aprire una piccola parentesi dedicata ad Adecco e ad una recente iniziativa.



Nasce da Adecco, società conosciuta di selezione personale, l'idea di creare un "Green Job Centre" dedicato alle energie rinnovabili.

Sulla pagina di Adecco viene descritta l'iniziativa con testuali parola:
"Per rispondere alle esigenze delle aziende di un mercato in forte sviluppo e dei candidati di trovare un'occupazione in un settore in crescita, Adecco ha deciso di indirizzare i propri investimenti nell'ambito delle Energie Rinnovabili creando il Job Centre dedicato al settore. Consulta le offerte di lavoro nella sezione di tuo interesse e candidati a quelle che ritieni essere in linea con il tuo profilo professionale".

Riteniamo questa iniziativa degna di nota poiché si avvicina sempre di più al concetto di risparmio energetico a 360° che conivolge non solo il settore real estate, del quale parliamo in questo blog, ma una serie di innumerevoli settori tra i quali anche quello lavorativo.

Link al sito:
http://www.adecco.it/pagine/pagina.aspx?ID=Energia_rinn001&L=IT

giovedì 25 marzo 2010

L'Eco Abitazione esiste?

Secondo voi esiste l'EcoAbitazione? Nel senso...esiste come concetto al quale si dedicano e credono fermamente i costruttori, gli immobiliaristi, chi costruisce case?

Il dubbio viene, se si pensa a come funziona il nostro paese, a tutto ciò che si verifica quando ci sono eventi catastrofici come i terremoti in cui si scopre che le case venivano fatte con cemento misto a sabbia. Il dubbio si insinua dentro di noi quando ci si chiede se "realmente" chi costruisce crede in quello che é un progetto importante e che dovrebbe divenire nei prossimi anni per forza di cose un progetto globale.

L'EcoAbitazione esiste soprattutto nei paesi del nord europa dove la concezione di risparmio energetico é più sviluppata e va oltre qualsiasi forma di interesse economico.
L'isola di Samso ne é un esempio lampante che giusto qualche mese va vedevo in una trasmissione in tv. L'isola é un esperimento atto a renderla totalmente auto-sufficiente e completamente indipendente dall’utilizzo di fonti fossili nell’arco di dieci anni. In realtà l'indipendenza é stata raggiunta in anticipo (5 anni prima) già nel 2003 grazie all'ausilio su tutto il territorio di pale eoliche, pannelli solare e fotovoltaici, ecc. Un successo, un esempio da seguire. L'esempio concreto che ci dice che "si può fare".

L'EcoAbitazione esiste...ma é solo agli albori. Bisogna sudare, lottare, rimboccarsi le maniche per renderla un concetto il meno astratto possibile.

Sono in molti, alla luce dei dati negativi legati all'inquinamento della Terra, ad augurarsi che nel più breve tempo possibile tutto questo si realizzi.

[ Fonte: articolo scritto dalla redazione di "EcoAbitazione" ]

sabato 20 marzo 2010

Partiamo dal concetto di risparmio energetico

Per parlare di EcoAbitazione é necessario partire dagli albori e quindi introdurre i principali fondamenti del "risparmio energetico".

Partiamo dalla semplice lampadina. Sostituiamo quelle ad incandescenza con quelle fluorescenti. Le prime consumano molta energia, mentre le seconde ne consumano molta meno e fanno più luce. Ma questo é solo l'esempio più comune.

Anche negli impianti di riscaldamento degli edifici ci sono accorgimenti più o meno semplici per risparmiare energia, come l' uso delle valvole termostatiche, l'uso di cronotermostati ed altri più impegnativi, come la sostituzione degli infissi obsoleti, delle caldaie vecchie con caldaie a condensazione, l'isolamento termico delle pareti.
Un risparmio energetico si può avere anche a livello di produzione di energia elettrica utilizzando sistemi di cogenerazione atti a migliorare i rendimenti dei vari processi, che consistono in tecnologie atte ad ottenere, simultaneamente ad esempio, energia elettrica e calore; oppure si utilizzano in "cascata" gli stessi flussi energetici a crescenti entropie per utenze differenziate o, infine, ad effettuare forme di recupero energetico a circuito chiuso.

Quando parliamo poi di risparmio energetico non possiamo esimerci dal parlare di energie rinnovabili come l'energia solare legata agli impianti fotovoltaici, oppure l'energia eolica (molto diffusa in parecchi paesi del nord europa), l'energia idroelettrica derivante dallo sfruttamento della forza delle acque delle dighe, l'energia geotermica derivante dalle fonti di calore della terra, le agroenergie derivanti dall'energia che si può ricavare dai prodotti coltivati dall'agricoltura (biocarburanti e biomasse), l'energia marina derivante dalle correnti e dalle onde.

Innumerevoli possono essere le così le fonti di energia che si possono ricavare in modo totalmente "pulito", non inquinante, e soprattutto a vantaggio di tutti gli abitanti della terra che hanno come principale necessità proprio quella dell'EcoAbitare.

[ fonte: spunti tratti da Wikipedia ]