Quando eravamo bambini, una delle primissime lezioni di biologia era di norma quella legata al ciclo naturale. Personalmente ho sempre trovato affascinante l'equilibrio tra gli elementi della natura, tra piante, terra e acqua, tra animali e esseri umani.
Mi sono sempre domandata come potevamo nel nostro piccolo, ristabilire gli equilibri naturali che le necessità alimentari umane così spesso spezzano... E ho trovato la mia risposta nella "Permacultura".
La Permacultura è un processo di progettazione del verde agricolo e privato che dà come risultato un ambiente esterno a bassa manutenzione, sostenibile ed equilibrato. Se si applicano con intelligenza i principi ecologici si possono infatti ristabilire equilibri naturali anche nel proprio piccolo giardino e orto di casa e perchè no, nel terrazzo!
Il nome Permacultura significa "Agricoltura Permanente". Infatti, la vita umana non può sopravvivere a lungo senza la base di una agricoltura sostenibile e fortunatamente ultimamente vi è molta più attenzione su questa problematica oggi. Bill Mollison, è l'ideatore della permacultura, secondo lui ci si deve approcciare alla permacultura come a un insieme sinergico di piante e animali, in relazione con gli umani e le loro strutture, che punta soprattutto al sostentamento autonomo della famiglia e della comunità e alla possibilità di commercializzare gli eccessi prodotti.
Progettare una permacultura, significa studiare a fondo come ogni elemento che si introduce nel sistema influenza le piante, gli animali, il terreno intorno ad esso. Si studiano non solo le pendenze del terreno, le piante autoctone e gli animali che possono a loro volta essere inseriti nell'ambiente e quali scarti possono essere usati per concimare la terra stessa, ma anche i percorsi che animali e umani fanno nello spazio, in modo da inserire gli elementi in maniera logica e aumentare la produttività personale, che essa sia per una grande fattoria o per il piccolo giardino privato. Questa tipologia di progettazione del verde lascia ampio spazio alla biodiversità e minimizza l'apporto di energia esterna.
La permacultura abbassa anche la necessità di pesticidi poichè prende in considerazione il mantenimento delle così dette "reti ecologiche" che permettono alla fauna e flora naturale che spesso si occuperebbe automaticamente di rimuovere insetti infestanti e altri elementi di disturbo alle culture, di vivere e riprodursi in serenità. Mantenendo le "reti ecologiche", si contribuisce inoltre ad arginare il fenomeno di "deserto agricolo".
Se state pensando di progettare il vostro giardino di casa, il vostro orto, o anche il vostro piccolo terrazzo cittadino, prendete in considerazione la possibilità di rivolgervi a un tecnico del verde esperto, oppure, iniziate la vostra ricerca personale. Infatti, se anche non volete impostare il giardino privato in maniera agricola, potete scegliere tra svariate piante autoctone che aiutano la ripopolazione e il sostenatamento degli animaletti locali (uccellini, insetti, piccoli mammiferi), a voi non costa molto. A loro fa tutta la differenza.
Articolo di: Carlotta Fiocchi
Mi sono sempre domandata come potevamo nel nostro piccolo, ristabilire gli equilibri naturali che le necessità alimentari umane così spesso spezzano... E ho trovato la mia risposta nella "Permacultura".
La Permacultura è un processo di progettazione del verde agricolo e privato che dà come risultato un ambiente esterno a bassa manutenzione, sostenibile ed equilibrato. Se si applicano con intelligenza i principi ecologici si possono infatti ristabilire equilibri naturali anche nel proprio piccolo giardino e orto di casa e perchè no, nel terrazzo!
Il nome Permacultura significa "Agricoltura Permanente". Infatti, la vita umana non può sopravvivere a lungo senza la base di una agricoltura sostenibile e fortunatamente ultimamente vi è molta più attenzione su questa problematica oggi. Bill Mollison, è l'ideatore della permacultura, secondo lui ci si deve approcciare alla permacultura come a un insieme sinergico di piante e animali, in relazione con gli umani e le loro strutture, che punta soprattutto al sostentamento autonomo della famiglia e della comunità e alla possibilità di commercializzare gli eccessi prodotti.
Progettare una permacultura, significa studiare a fondo come ogni elemento che si introduce nel sistema influenza le piante, gli animali, il terreno intorno ad esso. Si studiano non solo le pendenze del terreno, le piante autoctone e gli animali che possono a loro volta essere inseriti nell'ambiente e quali scarti possono essere usati per concimare la terra stessa, ma anche i percorsi che animali e umani fanno nello spazio, in modo da inserire gli elementi in maniera logica e aumentare la produttività personale, che essa sia per una grande fattoria o per il piccolo giardino privato. Questa tipologia di progettazione del verde lascia ampio spazio alla biodiversità e minimizza l'apporto di energia esterna.
La permacultura abbassa anche la necessità di pesticidi poichè prende in considerazione il mantenimento delle così dette "reti ecologiche" che permettono alla fauna e flora naturale che spesso si occuperebbe automaticamente di rimuovere insetti infestanti e altri elementi di disturbo alle culture, di vivere e riprodursi in serenità. Mantenendo le "reti ecologiche", si contribuisce inoltre ad arginare il fenomeno di "deserto agricolo".
Se state pensando di progettare il vostro giardino di casa, il vostro orto, o anche il vostro piccolo terrazzo cittadino, prendete in considerazione la possibilità di rivolgervi a un tecnico del verde esperto, oppure, iniziate la vostra ricerca personale. Infatti, se anche non volete impostare il giardino privato in maniera agricola, potete scegliere tra svariate piante autoctone che aiutano la ripopolazione e il sostenatamento degli animaletti locali (uccellini, insetti, piccoli mammiferi), a voi non costa molto. A loro fa tutta la differenza.
Articolo di: Carlotta Fiocchi
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