venerdì 3 settembre 2010

Acqua di mare per l'aria condizionata

A Waikiki (Hawaii) si sta progettando un sistema di condizionamento degli hotels che sfrutta le acque profonde, e fredde, al largo dell'isola.

I proprietari di un hotel a Waikiki stanno pensando di utilizzare l'acqua fredda del mare per produrre aria condizionata nel loro edificio, riducendo sensibilmente le spese per l'elettricità. Il progetto, guidato da Kyo-ya Hotels & Resorts, è nelle fasi di pianificazione, e le persone interessate sottolineano i molti ostacoli che devono ancora essere risolti prima che il progetto diventi realtà.
Ci sono comunque una serie di elementi favorevoli, tra cui l'alta concentrazione di clienti della zona, e quindi di fondi economici, e la possibilità di utilizzare il canale di Ala Wai come un comodo accesso all'oceano per il tubo di aspirazione.Inoltre, i progettisti potrebbero usare gli insegnamenti tratti di un progetto molto più ampio che si propone di utilizzare l'acqua del mare per fornire aria condizionata nel centro di Honolulu.

Gli sviluppatori del progetto sperano di chiudere la fase finale di finanziamento entro un mese o due e iniziare a scavare nove mesi dopo. Kyo-ya, proprietario del Waikiki Royal Hawaiian, ha iniziato a studiare tecnologie alternative per l'aria condizionata diversi anni fa, e inizialmente, ha preso in considerazione la perforazione a terra su una delle sue proprietà per estrarre acqua fredda. Solo in seguito è passato all'idea di attingere l'acqua al largo in acque profonde che potrebbero essere utilizzate per raffreddare la zona.

Utilizzare l'acqua di mare potrebbe comportare infatti rilevanti risparmi sui costi dell'energia elettrica per gli albergatori, che potrebbero potenzialmente risparmiare fino al 20% sulla bolletta.Kyo-ya sta lavorando al progetto con l'Università Hawaii Sea Grant, che recentemente ha ricevuto 200.000 dollari di finanziamento federale per studiare la possibilità di utilizzare l'acqua di mare per l'aria condizionata.

L'obiettivo finale è di raccogliere altri 800 mila dollari in fondi integrativi federali e privati per il progetto.
Il sistema di Waikiki pompa le acque gelide a una profondità di circa 1.800 metri attraverso uno scambiatore di calore che a sua volta è utilizzato per la refrigerazione a circuito chiuso dell'acqua dolce.
L'acqua di mare in uscita dallo scambiatore di calore, che sarebbe leggermente più calda dell'acqua in entrata, potrebbe essere scaricata nel canale di Ala Wai per contribuire a creare un migliore flusso naturale.

[ Articolo tratto da Casaeclima.com ]

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