venerdì 25 febbraio 2011

Singapore città verde dell'Asia

E' Singapore la città asiatica più sostenibile. A dichiararlo l'Asian Green City Index, uno studio commissionato da Siemens all'Economist Intelligence Unit.

22 città asiatiche messe a confronto dal punto di vista della sostenibilità e delle performance ambientali. La valutazione è passata da otto principali parametri: emissioni di anidride carbonica, consumi energetici, compatibilità ambientale degli edifici, trasporti, gestione e trattamento delle acque, gestione dei rifiuti, qualità dell'aria e governance ambientale. L'indagine, condotta negli scorsi mesi, ha inoltre messo in luce, tra le maggiori sfide con le quali le città asiatiche dovranno presto confrontarsi, l'abbattimento dell'inquinamento atmosferico ed un uso più pervasivo di energie da fonti rinnovabili.

Così Jan Friederich, responsabile dell'indagine EIU ha commentato le evidenze dello studio “ Per le città dell'Asia è emerso come non necessariamente un reddito più alto corrisponda ad un maggiore consumo di risorse. Mentre il consumo di risorse cresce considerevolmente fino al prodotto interno lordo di circa €15.000 pro capite, esso si abbassa nuovamente quando il reddito supera questo valore”. Questo perché nelle floride città asiatiche, c’è una maggiore coscienza ambientale e le infrastrutture sono più efficienti. Le città stanno attivamente riducendo il loro consumo di risorse naturali, sviluppando quindi una maggiore sostenibilità. “Inoltre le città che hanno raggiunto le più alte posizioni nella classifica sono caratterizzate dalla loro capacità di applicare con successo progetti ambientali e nel far rispettare risolutamente le regole” ha spiegato Friederich.

CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA AMBIENTALE.
L'osservazione, per la quale EIU si è avvalsa del supporto dei migliori esperti mondiali di urbanistica, inclusi specialisti dell’OECD, della Banca Mondiale e di CITYNET, un network regionale di autorità asiatiche locali, ha portato alla luce anche alcune tendenze che fanno ben sperare.
La coscienza ambientale si sta , infatti, sviluppando e la maggior parte delle città dell’Asia ha già cominciato ad introdurre dettagliate linee guida in merito o si appresta a farlo. Inoltre, l’emissione annuale di CO2 pro capite in Asia raggiunge le 4.6 tonnellate, cifra inferiore al corrispettivo dato per le città europee, pari a 5.2 tonnellate annuali pro capite. Bene anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti.
Le 22 città asiatiche qui considerate producono una media di 375 kg di rifiuti pro capite annuali, meno che in America Latina (456 kg) e in Europa (511kg).

ARIA INQUINATA.
Negativo, invece, il quadro dell'inquinamento atmosferico. I valori medi, infatti, eccedono ovunque gli standard WHO (World Health Organization). Altro punto su cui lavorare, riguarda le energie rinnovabili, settore nel quale le metropoli asiatiche presentano ancora un buon margine di miglioramento. Le rinnovabili rappresentano, infatti, l’11% dell’elettricità totale generata nelle 22 città. In confronto - a causa dei numerosi impianti idroelettrici presenti sul territorio - in America Latina la media si aggira intorno al 64%.

ESODO MASSICCIO VERSO LE CITTà.
Un fenomeno importante da considerare per la realtà asiatica, resta il progressivo, ma imponente esodo dalle zone rurali alle città di questi ultimi anni. In accordo con la United Nations Population Division, infatti, la percentuale di popolazione che vive nelle città è cresciuta esponenzialmente negli ultimi 20 anni di circa un terzo fino a superare il 40%. Solo negli ultimi 5 anni, il numero di abitanti nelle città asiatiche è cresciuto di circa 100.000 persone al giorno. E questo trend è destinato a crescere nei prossimi anni. Nella sola Cina, gli esperti prevedono che entro il 2025 saranno presenti ben 200 città con più di un milione di abitanti. Oggi, nel 2011, ce ne sono poco meno di 90, mentre in Europa solo 25 città raggiungono tale grandezza.

NECESSARIO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Una crescente e rapida urbanizzazione con un enorme impatto sulle infrastrutture; la crescita del numero di abitanti, infatti, richiede maggiori quantità di energia, acqua potabile, trasporti e case ad efficienza energetica. La Banca di Sviluppo Asiatico ha stimato che per essere all’altezza di questo afflusso le città dovranno, per fare un esempio, costruire 20.000 nuove case e 250 km di strade, implementare i trasporti e le infrastrutture e fornire ulteriori 6 milioni di litri di acqua potabile, il tutto su base giornaliera. Inoltre, le città sono le principali responsabili per l’emissione di gas serra.

Più che mai si rivela, dunque, importante indirizzare queste realtà metropolitane in rapidissima espansione verso uno sviluppo urbanistico sostenibile, che non stravolga il paesaggio e tragga insegnamento dalle evidenze emerse dall'Asian Green City Index


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

venerdì 18 febbraio 2011

Top 10 di ecosostenibilità


Le città più sostenibili d'Italia
, stando agli studi effettuati da Legambiente ed Ecosistema Urbano, sono Belluno Verbania e Parma.
Tutte città del Nord fino alla diciottesima. Poi, al diciannovesimo posto fa capolino il Sud con la città di Salerno.
La classifica, i cui dati sono stati elaborati dall'Istituto Ricerche Ambiente Italia, è stata redatta tenendo conto di parametri come il trasporto pubblico, la presenza di zone a traffico limitato, la percentuale di raccolta differenziata, la gestione delle acque...

Dalla graduatoria risulta che, fatta eccezione per il capoluogo piemontese, tutte le città con più di mezzo milione di abitanti hanno peggiorato, nell'ultimo anno, la loro posizione in classifica e quindi il loro stato di salute ambientale.

Si tratta di città come Milano, scesa di 17 posizioni a causa della cattiva qualità dell'aria, Napoli, che ha perso 7 posti dall'anno scorso e soffre ancora del problema dei rifiuti, Palermo, che di posti ne ha persi 11 e Roma, penalizzata dalla cattiva gestione della mobilità.

Oltre a segnali demoralizzanti però, qualche segno incoraggiante c'è e sembra provenire dal Sud che con tenacia tenta di tenersi al passo. Ne sono una prova la comparsa in classifica di Avellino, che da ottantesima nella passata classifica, quest'anno si è piazzata ventinovesima con un salto di ben 51 posizioni e Salerno, che arriva tra le prime venti dopo essere stata trentaquattesima nel 2009. Nel file allegato troverete la classifica completa della sostenibilità delle città italiane.

Qui di seguito invece, le prime 10 città sostenibili:

TOP 10
1. Belluno
2. Verbania

3. Parma
4. Trento
5. Bolzano
6. Siena
7. La Spezia
8. Pordenone
9. Bologna
10. Livorno

[ Fonte: Architetturaecosostenibile.it ]

venerdì 11 febbraio 2011

85 metri di turismo responsabile

L’Eco tourism award è un premio che riconosce e premia i professionisti del settore che promuovono un tipo di turismo responsabile.

Quest'anno il vincitore è danese. Si tratta dell'albergo Crowne Plaza Towers, aperto da poco nel nuovo quartiere Orestad a Copenhagen.

Il direttore dell’hotel è stato premiato per aver applicato, nella gestione della struttura, tutta una serie di accorgimenti aderenti ai nuovi standard di sviluppo sostenibile. Si tratta del primo albergo danese che risponde ai criteri del programma Green Building di ONU. La torre Crowne Plaza conta 366 ampie camere, luminose e tutte con vista mare. La struttura, arredata con interni di design, gode di un'ottima posizione per i turisti, i quali, con il treno, possono comodamente raggiungere in 7 minuti il centro città.

Motivazioni per la vittoria
Più elementi hanno concorso alla vincita dell'hotel danese. Il Crowne Plaza vanta il parco Fv più grande dell'Europa settentrionale. I pannelli solari si stendono, infatti, su tutte le facciate dell'albergo esposte al sole. La torre trasforma, inoltre, i rifiuti alimentari in concime, acquista solo prodotti freschi e locali e ricorre a un sistema di raffreddamento sotteraneo. Si tratta del primo impianto del genere, per il paese e promette di ridurre di oltre il 90%l'energia utilizzata per riscaldare e rinfrescare gli interni. Infine, impianti luce e asciugatrici sono tutti rigorosamente a basso consumo elettrico. Tutto questo insieme di misure hanno permesso al Crowne una riduzione nelle bollette energetiche di oltre il 53%, in rapporto ad un edificio “classico”.

Ecologico, ma non soltanto
85 metri di altezza, viste spettacolari su tutta la città e la circostante regione dell'Øresund, l'albergo non solo è vicino al centro, ma permette di raggiungere rapidamente aereoporto, metro e la stazione ferroviaria.La struttura dello stabile comprende un bar e un ristorante tipico scandinavo e un'area di 3500 m² con dodici sale riunioni e una sala da ballo, per una capienza di circa 800 persone. Tutte le camere sono arredate con stile e dotati di TV a schermo piatto, aria condizionata regolabile, mini bar e cassetta di sicurezza. Come dichiara fieramente Allan L. Agerholm, co-proprietario di Hotel Management Copenhagen: "Siamo fortunati, perchè la nostra posizione rappresenta il fulcro della Scandinavia e il punto di accesso per la Danimarca, la Svezia e altri paesi nordici. Questo rende la nostra città una destinazione privilegiata per viaggiatori nazionali e stranieri ".

Cosa si intende per “ecoturismo”
L'ecoturismo è in primo luogo perturbare il meno possibile l'ecosistema sociale, promuovere l'economia locale e viaggiare animati dal desiderio di incontrare e confrontarsi con culture altre, capendone lo stile di vita e cercando di adattarsi alle consuetudini del luogo.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

lunedì 7 febbraio 2011

"Sa di legno" la casa più ecosostenibile d' Italia

Si chiama "sa di legno" ed è stata realizzata a sostasio di Prato Carnico (Udine) da Samuele Giacometti, è la prima casa in italia e una delle tre al mondo ad aver ottenuto la certificazione "pecf", lo schema di certificazione forestale più diffuso al mondo.

Non è una casa in legno qualsiasi, o meglio, non di un legno qualunque, bensì garantito al 100%: proviene infatti tutto da foreste gestite in maniera sostenibile.

Nel caso specifico si può anche sapere da dove viene ogni singola trave, ovviamente a km 0, o meglio 11, visto che tutto viene da 11 kilometri dal punto di in cui si trova la casa "sa di legno".

Alla casa sono già stati assegnati riconoscimenti come il Casaclima Award 2010 e la Bandiera verde 2010 da Legambiente.



[ Articolo tratto da Casa24 e da una news di www.idealista.it ]