venerdì 30 novembre 2012

E' il caso di dire: Mattone su Mattone!

A jeyhoon, zona tra le più povere della capitale iraniana, una delle migliori realizzazioni architettoniche dell'anno.

Oltre ad aver partecipato al Festival dell'Architettura 2012 nella categoria edifici residenziali, la "Brick Pattern House", modello di casa in mattoni situato in una delle zone più povere di Tehran (Iran), è stata premiata dal magazine iraniano di architettura Memar come una delle migliori realizzazioni architettoniche dell'anno. 

"L'edificio - racconta Alireza Mashhadmirza, architetto del progetto - è situato nella zona povera di jeyhoon, dove difficilmente si può trovare un edificio che abbia i requisiti minimi di una costruzione sana. Questo progetto - continua l'architetto - per me è stata dunque una sfida, perché sapevo che non avevo alcuna possibilità di guadagnare denaro, ma ero determinato a dimostrare che l'architettura più trovare spazio anche in aree economicamente e culturalmente povere". 


CARATTERISTICHE

Oltre ad essere stato costruito con una struttura anti-sismica, l'edificio possiede pareti che garantiscono il risparmio di energia, proprietà acustiche accettabili, sicurezza anti-incendio e funzionali servizi tecnici. Ma la vera particolarità è rappresentata dalla parete esterna. L'architetto infatti, per richiamare l'architettura tradizionale araba, ha utilizzato come materiale da costruzione principale il mattone ed è andato a creare una sorta di mashrabiya contemporanea che copre l'intera facciata. 


NIENTE TENDE

Il muro di mattoni tridimensionale così realizzato ha anche un valore culturale. Infatti, in Iran la gente è molto attenta alla privacy, tanto che nelle case molto spesso vengono usati dei tendaggi. In questo modo però, la vista esterna viene del tutto coperta. Ora, grazie a questo sistema "semitrasparente", non solo non saranno necessarie le tende, ma sarà possibile godere della vista esterna senza essere visti. 


SCHERMATURA E ACCUMULO

La mashrabiya realizzata in laterizio oltre a schermare dai raggi solari accumula il calore durante il giorno per rilasciarlo nelle notte. Le capacità igrometriche del materiale impiagato possono anche equilibrare, quando le condizioni metereologiche lo consentono, il livello di umidità ambientale.


[ Fonte: www.casaeclima.com ]



venerdì 23 novembre 2012

BioCity: la città intelligente

L'Associazione culturale "Effetti Collaterali" in collaborazione con il portale "Architettura Ecosostenibile", e con il patrocinio del Comune di Salerno, promuove l’evento "Ecoquartieri. Ambienti urbani sostenibili. Incontri sul vivere green". 

L’Associazione mostra ancora una volta grande sensibilità ai temi della sostenibilità, di cui il nostro portale è da sempre portavoce, proseguendo un processo di riflessione e di approfondimento sul tema dell’architettura come prodotto sociale, e della città intelligente, iniziato con grande successo nella scorsa edizione. Il tema di questo secondo appuntamento di "Biocity

La città intelligente", che si svolgerà Venerdì 14 e Sabato 15 dicembre a Salerno, è l’eco quartiere. Quando si parla di eco quartiere ci si riferisce ad un insediamento fatto di alloggi, servizi e spazi aperti comuni. 
Non entra in gioco il solo concetto di efficienza energetica, legato alle prestazioni energetiche dei singoli edifici, ma anche quello di mobilità sostenibile, pubblica, pedonale e ciclabile, e soprattutto di qualità della vita, strettamente connessa con l’etica della condivisione degli spazi e con l’importanza del rapporto uomo-natura. 
Il quartiere è la componente più piccola del “sistema città”, e come tale il suo sviluppo ha un’importanza strategica per l’espansione urbana. 
Progettare un ecoquartiere, dunque, vuol dire affrontare la sostenibilità con un approccio olistico, che riguardi la rinnovabilità delle fonti di energia, l’eco sviluppo urbano e ambientale nell’organizzazione degli spazi verdi, e la partecipazione collettiva: il progetto del quartiere, attraverso il coinvolgimento di istituzioni, pubbliche e private, risorse economiche, politiche, sociali e culturali, deve partire dal basso, ovvero dalla cittadinanza che vive la città e necessita che il suo sviluppo avvenga in accordo con i propri bisogni. 


Tema centrale dell’evento è la qualità della vita dell’abitante. 

In una città con proprie caratteristiche tipo-morfologiche, climatiche, ambientali e sociali, è impensabile applicare acriticamente modelli, metodi e tecnologie importati da latitudini lontane. In questo senso la forza delle evoluzioni nell’ambito della tecnologia, che sembra oggi interpretare universalmente le esigenze dei cittadini occidentali, andrebbe stemperata dall’importanza tutta ecologica di legare i bisogni dei cittadini agli equilibri climatici, ambientali e paesaggistici delle città. 

L’iniziativa mira a promuovere un ciclo di incontri, in cui sia prioritario l’obiettivo di accrescere nei partecipanti quella conoscenza e coscienza che li vuole prima di tutto protagonisti attivi delle scelte sul futuro delle città. 
Le conferenze, tenute da esperti italiani e stranieri, avranno un taglio insieme teorico e pratico. 
Da una parte si illustreranno esempi di eco quartieri, casi-studio selezionati all’interno del panorama italiano ed internazionale, in una sorta di racconto su cosa si è fatto fino ad oggi e cosa è in programma per il futuro. Dall’altra, si proseguirà con dibattiti, discussioni e proposte finalizzati a dar voce alle iniziative delle comunità locali e dei singoli cittadini. 
Per questo l’evento è rivolto a esperti del settore, studenti e studiosi di architettura ed ingegneria, periti, geometri, agronomi, progettisti, pianificatori, professionisti, imprenditori e tutti i cittadini che sono interessati ed impegnati a incoraggiare lo sviluppo sostenibile delle nostre città e dei nostri quartieri. 


La partecipazione è gratuita ma è necessaria la registrazione 

Il termine ultimo per le iscrizioni è il 28 novembre.



venerdì 16 novembre 2012

Verona: quando l'ambiente circostante è parte della casa


Il residence Santa Caterina è realizzato tra prati e percorsi pedonali che si inseriscono quasi direttamente all’interno delle abitazioni.

È stato inaugurato a Verona il Residence Santa Caterina, progetto di architettura residenziale realizzato da Alberto Apostoli in cui l’ambiente circostante è parte integrante del progetto stesso
La realizzazione è frutto di un precedente “Accordo di Programma” (il primo nel comune di Verona) stipulato tra il Comune di Verona e la Proprietà e interessa un’area di circa 35.000 mq. Su tale area, oltre all’area residenziale di 21.000 mq, trovano luogo anche un parco pubblico di circa 10.000 mq e un parcheggio per circa 80 auto. 

IL PROGETTO
L’intervento prevede due soli piani fuori terra ed un piano interrato (pari a circa 9.000 mq) che contribuisce a creare la distribuzione dei blocchi abitativi. La planimetria del piano interrato è celata al piano terra attraverso la creazione dei volumi residenziali. Gli stessi materiali usati all’esterno delle abitazioni sono stati utilizzati anche per l’interno in un unicum stilistico che unisce le funzioni private con l’ambiente. 

ILLUMINAZIONE
L’illuminazione è un altro elemento fondamentale per l’integrazione tra esterno ed interno e prevede l’utilizzo di corpi illuminanti simili per le due funzioni. Il progetto illuminotecnico esterno è basato sostanzialmente sull’idea che elementi architettonici ed alberi siano da considerarsi simili per l’impatto estetico generale e, pertanto, “gestiti” con i medesimi criteri. Le 50 abitazioni sono distinte in tre principali tipologie (75,150, 225 mq), ma ogni singola abitazione è unica e particolare. 

RISPARMI ENERGETICI
Per quanto riguarda l'aspetto energetico, tutte le unità abitative sono gestite con sistemi di domotica e dotate di impianti a pavimento di riscaldamento e raffrescamento autonomi e di tipo radiante. Ogni abitazione è attrezzata con sistemi di ventilazione meccanica controllata in versione pompa di calore aria/aria che consentono alle abitazioni di godere di confort interno. Ogni abitazione è stata certificata in “Classe A” ed è dotata di un impianto per la produzione di energia elettrica (almeno 1kW per ogni unità immobiliare) mediante pannelli fotovoltaici posti in copertura (circa 8 mq di sviluppo). Per la produzione di acqua calda sono stati istallati pannelli solari termici (4 mq di sviluppo) con un serbatoio da 200 litri. Nelle parti comuni, l’impianto di illuminazione a basso consumo è dotato di accensione tramite sensore crepuscolare. VERDE. Il progetto del verde prevede la realizzazione di alcuni giardini pensili. Ogni essenza è stata selezionata solo tra quelle tipiche del territorio. Una particolare attenzione è stata dedicata ai colori autunnali, i gialli e gli arancio di Faggi, Aceri e Liriodendron sapranno dare suggestioni cromatiche di grande effetto. I Pyracantha, le rose rugose, i melograni ed i prugnoli sapranno deliziare con i loro frutti selvatici e le loro bacche.

[ Fonte: www.casaeclima.com ]