venerdì 27 maggio 2011

Il rispetto per l'ambiente si impara da bambini

Il rispetto per l’ambiente si impara a scuola, con l’arredo modulare in cartone Eco Cube il rispetto per l’ambiente si impara da bambini.


Questo lo spirito con cui nasce Eco Cube, un sistema modulare di arredo in cartone rivolto alla scuola dell’infanzia ideato dalle designer Arianna Filippini, Federica Ravera e Elena Baronio. Secondo i progettisti il contatto diretto sin dai primi anni con un materiale ecologico, come il cartone, favorisce la sensibilità ambientale, svolgendo una funzione educativa.




Il cartone, inoltre, ha caratteristiche meccaniche di resistenza e leggerezza che ne fanno un materiale adatto alla realizzazione di mobili.


Eco Cube ne è la dimostrazione concreta, essendo completamente realizzato in cartone tagliato e lavorato con un sistema tecnologicamente evoluto: il plotter multifunzione Zund G3, un cui esemplare è operativo presso il Politecnico di Milano nell’ambito di un progetto di ricerca incentrato sull’uso del cartone nel mondo del design.


Eco Cube svolge la funzione di armadietto e il bambino può costruirlo e personalizzarlo assieme ai genitori e ai maestri quando fa il proprio ingresso a scuola.


Il sistema a incastro è assolutamente sicuro in quanto il plotter Zund utilizzato per la sua realizzazione è in grado di tagliare i vari componenti in cartone con la massima precisione. Il montaggio è semplice e intuitivo.Il progetto prevede, infatti, l’assemblaggio di tre moduli: ”c” che funge da base, ”cassetto” nel quale riporre gli oggetti personali e ”tetto”, adagiato in alto, che funziona da piccolo nascondiglio, richiamando al tempo stesso il concetto di casa e famiglia.


L’armadietto Eco Cube è regolabile in altezza mediante una prolunga anch’essa in cartone, pensata per potere essere adattata alle dimensioni desiderate grazie a delle linee pre – tagliate con il sistema Zund.


I bambini possono usare Eco Cube per riporre giubbino e zainetto, oggetti di uso quotidiano e, nei momenti di incontro con gli altri bambini, approfittare dell’occasione per socializzare.


Un armadietto che, dunque, si carica di tanti significati e ricordi e che alla fine del percorso scolastico i piccoli alunni possono portare a casa come vera e propria ‘’scatola dei ricordi”.





Per il mercato del packaging

Logics

Via 1° Maggio, 22824045

Fara D’Adda (BG)







[ Fonte: Mondocasablog.com ]

venerdì 20 maggio 2011

La Casa Bosco a Milano

Al via il primo progetto lungo il Naviglio Grande, a Milano.


11 prefabbricati in legno dalle piccole dimensioni e circondati dal verde. Sarà Milano ad accogliere il primo progetto di Casa Bosco, un nuovo tipo di edilizia sociale, a densità medio-bassa e tipologie di utenti miste, attraverso interventi di bonifica di piccole aree urbane e periurbane non utilizzate.


VIA PARENZO. Una via privata, nei pressi del Naviglio Grande. Uno spazio dismesso, tra complessi abitativi e capannoni industriali. L’area scelta per la messa in opera del progetto risponde pienamente ai canoni del piano edilizio, che prevede l’utilizzo di zone urbane interstiziali, a bassa densità edificatoria che, date le esigue dimensioni, non risultano appetibili per grandi complessi residenziali. Sono circa 1000 i m2 dell’area che ospiterà il primo progetto abitativo Casa Bosco, che, già dotati di infrastrutture, verranno bonificati, contribuendo alla riqualificazione del quartiere.

SPAZI VERDI. Il progetto è stato pensato per contenere l’impatto sul contesto urbano. Solo il 67% della potenzialità edificatoria complessiva verrà sfruttata, con lo scopo di valorizzare la qualità dello spazio aperto lasciando spazio a giardini privati, camminamenti pubblici e orti urbani. Lo sviluppo degli edifici sarà limitato in altezza e prevederà un massimo di 2,5 piani fuori terra.


UN PREZZO MASSIMO DI ACQUISTO DI 2000 EURO AL M2. Gli alloggi, la cui assegnazione sarà gestita da una cooperativa sociale, saranno destinati a un'utenza differenziata: single, giovani coppie, studenti lavoratori, anziani, fasce deboli della popolazione che non hanno accesso alla casa sul libero mercato. Dopo un primo periodo, corrispondente a 8 anni, di locazione a canone agevolato, gli abitanti avranno la possibilità di procedere all'acquisto dell'immobile. La cifra massima è stata fissata a 2000 euro al m2, a patto che i requisiti di reddito degli affittuari non siano nel frattempo aumentati oltre i parametri stabiliti nella convenzione con il Comune.

PREFABBRICATI REALIZZATI CON SISTEMA X-LAM. Il progetto, approvato il mese scorso, verrà realizzato da un'ATI costituita dalle società Agnoletto S.r.l.,impresa di costruzioni e sviluppo immobiliare di Milano, ed Ecosisthema, azienda specializzata nella realizzazione di edifici, pubblici e privati, ecosostenibili. Il sistema prescelto per la messa in opera dei prefabbricati è denominato X-Lam, e prevede un assemblaggio a secco in cantiere dei vari elementi che compongono l'immobile. Gli elementi di parete, solaio e copertura, realizzati con strati sovrapposti di lamelle di legno incollate, verranno disposti in modo incrociato. Procedura, questa, che conferisce alle lamelle una notevole stabilità dimensionale, e buone caratteristiche meccaniche in tutte le direzioni. Un sistema di assemblaggio veloce che consentirà di completare ciascun edificio in un massimo di 7 mesi.


PERCHE' IL LEGNO?
Grazie alle proprietà del legno di trattenere il calore all'interno dell'involucro, è possibile garantire alla costruzione temperature confortevoli durante la stagione fredda, con un risparmio sui costi del riscaldamento. Le strutture portanti lignee possono essere considerate delle vere e proprie componenti attive del pacchetto isolante, in grado di assicurare una trasmittanza ottimale pari a 0,13 W/mK ed una minimizzazione degli stessi ponti termici.
L'azienda Ecosisthema, che da anni investe nel mercato delle costruzioni in legno, punta l'attenzione sulla proprietà antisismica del materiale. Leggerezza , elevata duttilità dei giunti e capacità dissipativa sono caratteristiche fondamentali per assicurare all'edificio stabilità dimensionale. Inoltre, gli elementi in legno vengono collegati tra loro tramite l'uso di connettori deformabili che permettono di raggiungere un comportamento duttile, adatto per resistere all'azione sismica.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

lunedì 16 maggio 2011

Il cittadino europeo e l'efficenza energetica

Arrivare preparati al traguardo 2020, meno 20% di consumi?


L'Europa confida in una strategia unitaria da parte dei governi e l'80% del campione indagato ( 26mila intervistati), concorda su un punto: l'obiettivo del 20% di efficienza in più al 2020 dovrebbe diventare obbligatorio.

A rivelarlo un'inchiesta voluta dal Parlamento Ue, "Europeans and energy, part II" (la prima parte era stata pubblicata a gennaio).

Sì A MISURE ANTI SPRECO NELLE PROPRIE CASE.

E se il trend generale è di un crescente adeguamento alle misure anti-spreco, sono ancora in pochi ad investire di propria tasca per l'efficienza energetica. Sì, dunque, ad accorgimenti entro le mura domestiche per tagliare i consumi – il 55% del campione tiene sotto controllo o limita la messa in funzione di apparecchiature elettriche e dispositivi di illuminazione-, ma solo il 19% dichiara di avere realizzato un cappotto termico per la propria abitazione.


RICHIESTA DI AGEVOLAZIONI.

Le resistenze e le richieste arrivano laddove occorrono investimenti privati. Per intraprendere misure di isolamento termico domestico o acquistare macchine ecologiche, ad esempio, quasi la metà degli intervistati si dichiara favorevole, ma “in attesa di riduzioni fiscali”.
Oltre la metà degli europei oggetto di indagine ritiene, infine, che l'uso di contatori intelligenti aiuterebbero il monitoraggio e il contenimento dei consumi domestici quotidiani.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

venerdì 6 maggio 2011

Ginko: un quartiere green a Bordeaux

Una Bordeaux a misura d'uomo e amica dell'ambiente.


Con questi obiettivi la Comunità urbana di Bordeaux ha lanciato, nel 2009, il progetto Bordeaux 2030, verso una città sostenibile.


E proprio in questo piano, destinato nelle intenzioni dell'amministrazione a coinvolgere tutta la comunità, si inserisce la pianificazione di un nuovo eco - quartiere affacciato sul Lac Bordeaux.





GINKO, UN QUARTIERE DURATURO.


Si chiama Ginko, il nuovo quartiere green; un nome scelto in onore della più celebre pianta, il ginko biloba, albero simbolo di resistenza e durevolezza.


Questo, tra gli altri, l'auspicio per il quartiere, avviato nel 2006: che sia duraturo e a basse emissioni nocive. Per il sito di ubicazione, gli urbanisti hanno scelto un'area particolarmente suggestiva della città, in prossimità del lago Bordeaux.


Sviluppato su 23 ettari, il nuovo insediamento sarà servito dai mezzi pubblici – la linea C dei tram passa proprio di lì – e potrà godere della vicinanza agli impianti sportivi della città. Ginko promette di divenire un quartiere a 360°: i progettisti hanno, infatti, predisposto l'area perché possa accogliere 2.149 alloggi, strutture scolastiche, uffici, un grande centro culturale e numerosi spazi commerciali. Nonché, ovviamente, spazi verdi.



EDILIZIA SOSTENIBILE, CONSUMI ENERGETICI RIDOTTI.


Il progetto, partito nel dicembre 2006 e proseguito attraverso tranches di lavoro annuali, dovrebbe terminare entro il 2017, con l'ultima fase di costruzioni. Il 70% degli edifici, specificano architetti e ingegneri a capo del piano Ginko, sono “BBC - Basse Consommantion d'Energie”, il che significa per l'appunto che sono stati progettati per garantire consumi energetici contenuti e un bassissimo impatto ambientale. Le buone performances di Ginko sono garantite, infine, anche dalle scelte innovative in termini di riscaldamento, coibentazione, isolamento termico ed illuminazione.



Una strategia a 360°, per arrivare preparati al traguardo Bordeaux 2030 - città verde.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]