giovedì 25 luglio 2013

Tegole fotovoltaiche: il tetto che produce energia!

Dopo i pannelli fotovoltaici da installare sul tetto o in giardino, arrivano le tegole fotovoltaiche: perfettamente integrate nella struttura dell’edificio, efficienti e soprattutto belle da vedere. 

Il problema estetico è infatti uno dei fattori che hanno finora ostacolato la diffusione dell’energia solare in Italia, un paese ricco di borghi antichi e centri storici dove l’installazione dei pannelli solari è non solo antiestetica, ma spesso vietata dalla legge. 

La tegola solare permette di ovviare a questo inconveniente. 
Già presente sul mercato da diversi anni, il prodotto si è infatti perfezionato e diversificato in modo da integrarsi sempre meglio nel paesaggio.

Sono oggi disponibili sia tegole che coppi fotovoltaici. 

Le tegole sono di fatto piccoli pannelli solari da applicare sulla parte piatta di ogni tegola o tra una tegola l’altra. La differenza rispetto a un tetto tradizionale è percepibile ma siamo ben lontani dall’impatto estetico di una copertura costituita interamente da pannelli fotovoltaici. 

Inoltre, l’installazione richiede un rifacimento solo parziale del tetto e la resa può essere molto elevata. 

FOTO: scopri tutti i dettagli delle tegole fotovoltaiche


I coppi solari rappresentano invece la vera novità. Sono fatti esattamente come i coppi tradizionali, solo che sulla loro superficie è ricavato l’alloggiamento per un pannellino fotovoltaico. 

I difetti rispetto alla tegola: costano di più, richiedono il totale rifacimento del tetto e ombreggiano parzialmente il pannello. 
I vantaggi sono evidenti: più belli e più simili ai tetti tradizionali, non hanno bisogno di installatori specializzati e danno diritto alla certificazione di “integrazione totale” del pannello nel tetto. Questo significa che, nelle zone sottoposte a rigide normative in ambito paesaggistico, i coppi permettono di ottenere le necessarie autorizzazioni all’installazione con più facilità rispetto alle tegole. 

L’offerta di tegole e coppi solari cresce a vista d’occhio e i produttori sono già un buon numero. 
Una chicca tuttagreen? 
Le tegole - prodotte da Area Industrie – sono in argille naturali, senza aggiunta di fanghi o additivi industriali, provviste di pannellini solari sostituibili qualora la ricerca in ambito fotovoltaico dovesse portare a tecnologie sensibilmente più efficienti. 


Proprio una bella idea, specialmente per chi vive in case di centri storici o soggette a vincoli architettonici o storici ma vuole abbracciare comunque le rinnovabili!


[ Fonte: www.tuttogreen.it ]

venerdì 19 luglio 2013

Il verde che conquista le smart city

Dagli anni Novanta ad oggi gli edifici che hanno meglio integrato la vegetazione nel progetto bosco apre.

L'architettura sta affrontando un periodo di grandi mutamenti.
In tempi di cambiamenti climatici e penuria di risorse, costruire nel rispetto dell'ambiente e in chiave sostenibile sta guadagnando sempre più importanza. Lo dimostra l'aumento – nei più recenti progetti architettonici in tutto il mondo – di giardini pensili, pareti verdi e metodi naturali di ventilazione che sempre più incorporano elementi come alberi, fiori e viticci.



Per il prossimo futuro, dunque, non è così improbabile pensare a un nuovo tipo di paesaggio urbano, con meno cemento a favore del verde. E' quanto sostiene l'ultima ricerca di Emporis, società di data mining che dal 2000 raccoglie dati su edifici di tutto il mondo.

Nel suo ultimo studio, Emporis segnala i migliori progetti capaci di integrare in forma armoniosa elementi naturali e forme architettoniche (www.emporis.com).


MENARA MESINIAGA (1994) 
L'idea di utilizzare le piante come parte della struttura di un edificio non è completamente nuova. Era i 1991 quando l'architetto asiatico Ken Yeang progettò la torre Menara Mesiniaga a Subang Jaya, Malesia. La progettazione di Ken Yeang aveva contemplato – in un approccio sostenibile pioneristico - le esigenze climatiche del luogo, stando attento ad elementi quali l’orientamento, la creazione di balconi o piccole terrazze, l'introduzione della vegetazione. Si tratta di uno dei primi edifici ventilati e illuminati naturalmente. 


ACROS FUKUOKA (1995)

Un progetto firmato dall'architetto Emilio Ambasz a Fukuoka, in Giappone, rappresentativo della possibile unione di aree verdi e zone costruite. Il lato Sud della hall presenta un parco composto da una serie di giardini terrazzati che raggiungono l’intera altezza dell'edificio, terminando in un belvedere con vista sul porto.  


COMMERZBANK TOWER (1997) 

Sorge a Francoforte, in Germania, ospita il Centro direzionale della Commerzbank progettato da Norman Foster & partners. La torre, alta 300 metri, include al suo interno dei giardini d'inverno.


WALDSPIRALE (2000)

Darmstadt, in Germania, ospita questo originale complesso residenziale, il cui nome – in tedesco – significa “Foresta a spirale”. Disegnato dall'artista Friedensreich Hundertwasser, in collaborazione con l'architetto Heinz M. Springmann, l'originale condominio ha lungo tutta la copertura un giardino verde. L’edificio,con una superficie utile complessiva superiore a 7.000,0 m2, è inoltre circondato da una folta vegetazione, corsi d’acqua, laghetti e coloratissime aree giochi per bambini.


MUSÉE DU QUAI BRANLY (2006) 
Sorge a Parigi, a pochi passi dalla Torre Eiffel ed è stato progettato dall'architetto francese Jean Nouvel. E’ diventato famoso in tutto il mondo per le sue pareti vegetali. L'edificio è infatti ricoperto da , 15.000 piante, appartenenti a 150 specie diverse, per un totale di 800 m² di verde.

NEWTON SUITES (2007) 
Newton Suites è un grattacielo residenziale situato a Newton Road, Singapore. A progettarlo lo studio WOHA Architects, che nel 2007 ha ricevuto il Silver Emporis Skyscraper Award 2007 per il progetto. Con un'altezza di 120 metri piani, l'edificio è caratterizzato numerosi giardini pensili.

VANCOUVER CONVENTION CENTRE (2009) 
Centro congressi tra i più grandi del mondo, per un totale di 43.340 m² di spazio. L'ala West è stata aggiunta nel 2009, con progetto dello studio LMN Architects di Seattle, e si caratterizza per l'ampio tetto verde con vista spettacolare. Il 9 febbraio 2010, la struttura è stata certificata LEED Platinum dal Canada Green Building Council.

OLARIS (2010) 
Solaris è un edificio per uffici situato nel cuore di Singapore. Progettato dallo studio Hamzah & Yeang e terminato nel 2010, il grattacielo incorpora al suo interno giardini pensili, terrazze verdi angolari, un atrio ventilato naturalmente e un particolare sistema di ombreggiatura.

PARK ROYAL HOTEL (2013) 
Un ecosistema tropicale sviluppato in altezza, così si presenta l'albergo Park Royal Hotel, progettato dagli architetti dello studio WOHA. Situato a Singapore e alto 89 metri, l'edificio ha raggiunto il punteggio Platinum del BCA Green Mark, il più alto livello di certificazione per gli edifici green di Singapore, assicurandosi anche il Pioneer Award Solar, per come sfrutta l'energia solare riducendo gli sprechi. L'hotel, alto 12 piani è interamente rivestito da vegetazione tropicale, agendo da depuratore vivente per tutta l'area circostante. 

BOSCO VERTICALE (2013) 
Due torri residenziali di 111 metri e 78 metri disegnate da Boeri Studio a Milano Porta Nuova. La peculiarità di queste costruzioni, appena terminate, è la presenza rispettivamente di oltre 900 specie arboree (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda, circa) sugli 8 900 m² di terrazze.




venerdì 5 luglio 2013

La nuova professione del Green Worker

Il settore delle costruzioni presenta una scissione tra la crisi nel comparto da una parte e la via legata allo sviluppo sostenibile dall'altra, tema rilevante nella tutela dell'ambiente. 
Lo sviluppo dell'edilizia sostenibile sta generando nuovi posti di lavoro, i cosiddetti "green jobs" e altro non sono che un'evoluzione di figure professionali esistenti; essenzialmente si provvede all'aggiornamento, adattamento e specializzazione di operai, tecnici e commerciali verso le tematiche della sostenibilità
Queste figure risultano più presenti in Italia rispetto alle maggiori economie mondiali, difatti nella classifica sull'efficienza energetica del 2012 stilata dall'International Energy Efficiency Scorecard, il nostro Paese si colloca al terzo posto, davanti a Cina, Giappone, Francia e USA. 
Sebbene stiamo affrontando una profonda crisi occupazionale che nel 2012 vede il numero di assunzioni in calo di circa il 30% rispetto all'anno precedente, il fabbisogno di green jobs resiste ala crisi a testimonianza che c'è una lenta crescita nelle assunzioni. 


Le principali competenze richieste sono

 - conoscenza di materiali, tecniche, tecnologie e prodotti legati alla sostenibilità; - progettazione energetica; - conoscere i principi di gestione del ciclo di vita per garantire all'edificio il livello di qualità; - gestione sostenibile dal progetto al cantiere; - conoscenza della metodologia "charrette". 



I PROFILI EMERGENTI 



Ecodesigner d’interni 

Progetta gli spazi ed oggetti di uso comune all'interno di abitazioni ed edifici pubblici, con particolare attenzione alla sostenibilità, al ciclo di vita ed efficienza dei materiali; tiene conto delle regole della bioedilizia contenendo i costi ed evitando gli sprechi. Necessaria la laurea specialistica in Architettura alla quale far seguire master o corso; tra gli sbocchi occupazionali, collaboratore in studi tecnici ovvero come autonomo consulente. 


Ecoindustrial designer 

E' un disegnatore industriale sostenibile; progetta oggetti di design destinati ad essere realizzati in serie, con criteri di sostenibilità e stabilisce quale materiale utilizzare, l'efficienza ergonomica ed energetica oltre che la sua sicurezza e usabilità. In possesso di un diploma da perito, grafico o geometra, è preferibile una laurea in Architettura, Ingegneria o in Disegno Industriale seguita da qualche corso o master. 


Esperto del restauro urbano storico 

Si preoccupa di conservare e salvaguardare le testimonianze di beni storici che testimoniano la tradizione costruttiva. Progetta piani di salvaguardia della scena urbanaoltre che singoli interventi di restauro. Necessaria la laurea specialistica in Architettura alla quale far seguire un master o la specializzazione o corsi di laurea dedicati al tema; tra gli sbocchi occupazionali: libera professione, presso enti pubblici, come consulente in studi tecnici o presso aziende specializzate in restauro architettonico urbano. 


Tecnico nella gestione di impianti di trattamento rifiuti urbani 

Gestisce gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani garantendone la sostenibilità al fine di minimizzare l'impatto ambientale e a risolvere problemi legati allo smaltimento; E' responsabile dell'impatto ambientale, si preoccupa del funzionamento degli impianti di trattamento, della codificazione dei rifiuti, della gestione degli impianti di trattamento di rifiuti urbani. In possesso di un diploma da perito agrario, agro-ambientale o agro-territoriale; tra gli sbocchi occupazionali: libera professione, presso enti pubblici, come consulente in studi tecnici o presso aziende specializzate. 


Certificatore energetico 

E' un professionista qualificato in grado di effettuare la diagnosi energetica di un edificio; figura relativamente nuova, importante da quando è stata resa obbligatoria la certificazione energetica "Ace" per l'atto di vendita di un edificio. raccogli una serie di dati del manufatto, sua struttura, gli impianti; ne determina il fabbisogno energetico, calcola le emissioni di CO2 e produce l'attestato di certificazione energetica. Necessaria la laurea triennale o specialistica in Architettura, Ingegneria, Scienze ambientali, Chimica, Scienze e tecnologie agrarie, o forestali e ambientali; in alternativa con il possesso del diploma di geometra, perito industriale o agrario, deve aver frequentato un corso abilitativo riconosciuto ed aver superato l'esame finale. Obbligatoria l'iscrizione all'albo o Collegio professionale; tra gli sbocchi occupazionali: libera professione, presso enti pubblici, come consulente in studi tecnici o presso aziende specializzate. 


Esperto di progettazione delle energie rinnovabili 

Gestisce e coordina la progettazione dei sistemi di energia rinnovabili dall'eolico fino al solare; verifica le caratteristiche del territorio dove verranno realizzate le opere, ne individua le possibilità di utilizzo, svolge analisi e monitoraggi sull'integrazione degli esistenti e definisce una progettazione di massima delle tipologie tecnologiche. Necessaria la laurea specialistica in Ingegneria con successivo master in fonti rinnovabili; è una professione che vive un momento di espansione grazie ai finanziamenti pubblici e privati delle rinnovabili.