lunedì 5 dicembre 2011

Venezia: le onde come fonte di energia

Varati 3 prototipi sperimentali: due saranno installati in mare aperto, uno è già presente in laguna.


Sfruttare il moto delle onde marine come fonte di energia elettrica pulita, rinnovabile e a costo zero.

Lo sta per sperimentare la città d'acqua per eccellenza, Venezia, che con la collaborazione di AGIRE (Agenzia veneziana per l'energia) ha realizzato tre prototipi per la produzione di energia dalle onde: due che saranno installati in mare aperto entro la prossima primavera, mentre uno è già stato posizionato in laguna, nel Canale della Giudecca, ad agosto.

COME FUNZIONANO?
I prototipi, costituiti da un galleggiante e da un generatore, sfruttano il Principio di Archimede, ossia un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto eguale al peso del liquido spostato, quindi un galleggiante di peso trascurabile potrebbe muovere un analogo volume d'acqua.
Nel tempo che intercorre tra due picchi dell'onda, il galleggiante si muove dalla massima altezza al livello zero del mare per risalire al punto più alto. I tre sistemi, denominati rispettivamente “Mini GIANT”, “GIANT” e “WEM”, sono realizzati da due aziende italiane che, a titolo gratuito, li stanno sperimentando insieme ad AGIRE.

MINI GIANT (Generatore Integrato Autonomo Non Tradizionale)
è già attivo lungo il canale della Giudecca ed è stato realizzato appositamente per Venezia – come ha sottolineato l’assessore all’Ambiente – perché consente di sfruttare sia il moto ondoso delle imbarcazioni, sia le onde di rimbalzo sulle rive dei canali. Si tratta di un sistema ingegnoso capace, una volta a regime, di diventare un perfetto micro-serbatoio di energia per uso domestico.

GIANT E WEM. In mare aperto, invece, verranno testati il sistema GIANT (foto dx), una specie di enorme "fungo" capace di produrre e immagazzinare 12.000 kWh all'anno e il sistema WEM - Wave Energy Module - (foto sx) più impattante e complesso rispetto a Giant, ma in grado di generare 35.000 kWh all’anno e coprire, ad esempio, l’intero fabbisogno energetico di un asilo.

[ Fonte:
www.casaeclima.com ]

2 commenti:

  1. Energia da Moto Ondoso, lunedì 5 dicembre 2011.

    Quando gli articoli parlano di Innovazione in merito all’energia, meritano sempre un plauso.
    Bisogna, però, specificare bene in relazione alle tecnologie, specie se da moto ondoso, poiché, di fatto, non da adesso, ma già da diversi anni, queste tecnologie sono testate, nelle varie forme, a livello Mondiale.
    Di fatto esistono brevetti per la produzione di “LAVORO”, DA MOTO ONDOSO, pluridecennali.
    Per far comprendere la vera differenza che c’è fra queste tecnologie marine, quindi, anche fra quelle da Voi citate nell’articolo, così come per consentire di discriminare fra la produzione di Eolico o Fotovoltaico, esiste un solo metodo, sia che si utilizzino programmi per la simulazione, (ormai a livelli impensabili sino a pochi anni orsono), che modelli, oppure anche semplici calcoli matematici, ed è riconducibile alla “potenza istallata”, ed a quanto essa produce.
    Di fatto se io istallo 100 kW di pannelli Fotovoltaici, produco circa una media annua di 12 kW ora, se i 100 kW sono riferiti all’Eolico, io ricaverò una media di 18 kW ora.
    Su questa base i progetti sviluppati in Europa, da moto ondoso, a malapena riescono a produrre energia con medie decisamente, e comunque, inferiori al Fotovoltaico, e in genere la tecnologia a cui riferirsi per produttività, è quella Eolica, sia On che Off Shore, se si vogliono avere significati risultati economici in relazione alla spesa da sostenere e suo ammortamento.
    Tutte le tecnologie devono essere sfruttate, ed a tutte le tecnologie va data l’opportunità di dimostrare la loro efficienza.
    Vi voglio però ricordare, che relazioni in merito a tecnologia da MOTO ONDOSO, da collaudare nei mari Italiani, con medie produttive medie minime di 60 kW per ogni 100 kW istallati, cioè con produzioni superiori di cinque volte gli impianti Fotovoltaici, e di tre volte l’Eolico on shore, sono state presentate a vari Ministeri, in Italia, almeno due anni fa, ma la spinta era verso il Nucleare; tale tecnologia, più produttiva che qualsiasi tecnologia da rinnovabile attualmente conosciuta, sarà a breve messa in mare, forse a Venezia, e darà un primo livello delle reali capacità da moto ondoso a cui dovranno riferirsi gli altri progetti, portati avanti in Italia dal 2008, e confrontarsi con questa tecnologia esposta già nel 2009 ad una fiera sulle energie rinnovabili.
    Quindi non meravigliatevi se esistono sistemi che generano energia da Moto Ondoso, gli studi sono in corso da decine d’anni, ora c’è anche l’efficienza, infatti, il Comune di Manfredonia ha presentato il suo piano di sviluppo energetico, in merito al “Covenant of Mayors”, dove per raggiungere significative ed efficienti produzioni d’energia, è stato inserito il sistema TRITON da MOTO ONDOSO, (Brevetto Italiano), con medie produttive MINIME in Adriatico del 50% 60%.
    Controllate anche le tabelle del GSE, l’energia da Moto Ondoso è la meglio pagata, 0,34 € per kW prodotto, che sulla base di un impianto di 1 MW, con le rese minime previste, danno circa 150.000,00 € al mese d’incassi!

    Cordiali saluti, Piccinini G. Raoul.
    luoar@libero.it

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  2. La ringrazio per il suo commento molto particolareggiato e specifico.
    Ogni puntualizzazione e apporto é sempre ben accetta.
    Nel caso volesse collaborare col nostro sito ci faccia sapere. Siamo sempre alla ricerca di persone informate e competenti che possano supportare il nostro operato informativo.
    Arrivederci.

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