venerdì 17 febbraio 2012

Le aree verdi fanno bene alla città!

Quando si presenta un progetto di area verde e si parla dei benefici prodotti dai boschi urbani, come ad esempio migliorare la qualità dell’aria e fornire spazi ludici, gli ambientalisti applaudono, i politici vantano la loro “visione” e la popolazione in generale sembra soddisfatta. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Floridasostiene invece che gli urbanisti non dovrebbero assumere l’impatto dei boschi urbani sulla qualità di vita come se fosse sempre positivo, e che sia doveroso considerare i disservizi ecologici causati dalle aree verdiassieme ai servizi.

I SERVIZI ECOLOGICI
Lo studio, pubblicato nella rivista Environmental Pollution, n. 159 nel 2011, definisce come ‘Servizi degli Ecosistemi’ le componenti di un ecosistema naturale che possono essere godute, consumate o utilizzate direttamente per produrre benefici misurabili alle persone. Alberi, cespugli e aree di erba nelle città, offrono senza dubbio una serie di servizi ecologici, come ad esempio migliore qualità dell’aria, protezione contro le alluvioni, micro-clima, ombra e luoghi di svago. Per contro, non tutti i boschi urbani forniscono questi servizi ecologici allo stesso modo, e di solito si trascurano i fattori che convertono un beneficio in un costo netto.

I DISSERVIZI ECOLOGICI
Secondo lo studio menzionato, nella progettazione dei boschi urbani si dovrebbero comparare i benefici con tutti gli altri fattori che incidono negativamente sul benessere umano. Questi fattori vengono chiamati “disservizi ecologici’ e sono dei costi suffragati dall’economia e dalla società, ma in genere questi “disservizi” vengono ignorati dagli urbanisti. Esempi di disservizi causati dai boschi urbani sono i pollini e altri allergeni, insetti, incremento dell’abbandono di animali, proliferazione di topi, foglie secche e altre biomasse morte, (o alberi rami che cadono) pericolo di caduta di rami secchi o addirittura di alberi se i proprietari non fanno manutenzione con regolarità. Anche la presenza di animali selvatici può costituire un pericolo potenziale per la gente, o i loro escrementi ed aumento della paura di aggressioni , giro di droga o borseggiamenti.

Le operazioni di pulizia delle foglie secche, la potatura, e altre attività manutentive, sono chiari esempi di costi economici, e anche molestie ai vicini. Ad esempio, in molti paesi degli USA i vicini hanno effettuato proteste contro il rumore e l’inquinamento causato da tosaerba e soffianti per raccogliere le foglie secche alimentati a benzina.


I PARAMETRI DA CONSIDERARE
La proposta dei ricercatori è che gli urbanisti dovrebbero considerare il “contesto”, la “scala” e la “intensità di gestione” per determinare quale sia l’importanza dei vari servizi e disservizi ecologici delle aree verdi per una data comunità.

Il contesto
Il parametro “Contesto” si riferisce al fatto che i boschi urbani vengono utilizzati da molti tipi di persone e in diversi modi. Certi servizi ecologici non rivestono la stessa importanza per tutte le comunità urbane. Ad esempio, migliorare la qualità dell’aria potrebbe avere maggiore valore per popolazioni nell’hinterland che per città costiere; oppure la cattura di carbonio potrebbe essere più rilevante per città tropicali che per quelle situate in zone aride.

La scala
Il parametro “Scala” è importante in quanto il valore di un particolare servizio o disservizio ecologico aumenterà con le dimensioni dell’area interessata dall’intervento di rimboschimento. “Scala” significa anche considerare una serie di fattori economici, sociali e temporali in modo da quantificare correttamente l’impatto o rilevanza del servizio o disserviziosulla popolazione.

Intensità di gestione
Boschi urbani diversi saranno inoltre caratterizzati da specie vegetali diverse, ognuna con i suoi propri fabbisogni di apporti umani (acqua, fertilizzanti e manutenzione). In generale, parchi e strade disegnati a tavolino richiedono più “gestione” rispetto a foreste o aree verdi naturali.

La valutazione dei tre parametri suddetti si può dunque utilizzare come un valido strumento strategico per massimizzare i servizi attesi dall’ecosistema costituito dal bosco urbano eminimizzare i disservizi associati.

A modo di conclusione, ribadiamo il concetto fondamentale che l’inquinamento dell’aria è solo uno dei tanti servizi ecologici che le foreste urbane rendono, ma che è inoltre necessarioche gli urbanisti valutino accuratamente anche gli eventuali disservizi (dall’ottica di diverse alternative) considerando diverse modalità di gestioni dell’area verde in modo da massimizzare il benessere della popolazione.

[ Fonte:
http://www.architetturaecosostenibile.it ]

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