mercoledì 27 luglio 2011

Buone Vacanze !!!!


Auguriamo a tutti buone vacanze estive!!!!

Noi torneremo con nuovi articoli tratti dal web a Settembre.
Agosto sarà anche per noi un modo per riposare e per tornare più carichi che mai e desiderosi di Eco-Abitazione! ^_^

A presto!!! E non dimenticate di seguirci anche su Facebook:
http://www.facebook.com/home.php#!/pages/EcoAbitazione-risparmio-energetico-dellabitare/112556212088469


lunedì 18 luglio 2011

Solar Decathlon 2011

Il Solar Decathlon, competizione internazionale che vede gareggiare tra loro edifici a basso consumo realizzati dalle Università, è alle porte (Washington, 23 settembre - 2 ottobre 2011) e molti team sono già al lavoro per riuscire ad aggiudicarsi l'ambito premio.
Il concorso prevede case di una metratura inferiore ai 100 mq, tanto che molte squadre scelgono come target di mercato giovani coppie o anziani.

UNA CASA PER 3.
Quest'anno però il Team Massachusetts, composto dall'Massachusetts College of Art and Design e dal University of Massachusetts at Lowell, presenterà una casa adatta ad una famiglia di 3 persone che cercherà di soddisfare tutte le esigenze degli occupanti: 4D Home.

PERGOLATO FOTOVOLTAICO.
Moderna interpretazione delle case presenti nel New England, "Casa 4D" è un prototipo vendibile ad un vasto pubblico. I membri del team però non erano interessanti prettamente alle componenti stilistiche, ma più ad elementi pratici per semplificare la "gestione" da parte dell'inquilino, come ad esempio il tetto inclinato per far scivolare la neve. Proprio a tal fine, la casa dispone di un tetto a due spioventi. L'esterno è rivestito con pannelli in fibrocemento, mentre il lato sud è stato ombreggiato grazie alla presenza di un pergolato in legno che supporta anche un impianto fotovoltaico.

EDUCARE AI CONSUMI.
Uno dei principali obiettivi del team di progettazione è stato quello di educare i residenti al consumo energetico e alla produzione di energia. Una porta a vetri mostra la "sala macchine" che contiene il serbatoio di ACS, le centraline elettriche e la lavanderia. Componenti che, secondo il team, serviranno come promemoria per non sprecare.

MONITORAGGIO A PROVA DI BAMBINO.
Il team, infine, ha deciso di non inserire tecnologie complicate per il monitoraggio del consumo all'interno dell'abitazione, optando per un'interfaccia utente intuitiva che anche i bambini possono utilizzare.

Al momento 4D Home, dopo aver ricevuto l'approvazione del Boston Redevelopment Authority, è stata costruita ed esposta all'interno del Boston’s Marine Industrial Park.dove verrà mostrato al pubblico prima di essere trasferita a Washington per il Solar Decatlon.

[ Fonte: Casa&Clima.com ]

venerdì 24 giugno 2011

La casa che si mimetizza col paesaggio

Centerbrook progetta una villa che dalla natura trae il massimo delle sue energie.

Progettata dallo studio di architettura americano Centerbrook, Lakewood House si mimetizza nel paesaggio circostante e, grazie a un sistema di riscaldamento/raffreddamento geotermico a circuito chiuso, il ricorso a materiali 100% naturali e locali e lo sfruttamento del calore solare, si è aggiudicata nel 2009 l'AIA Design Award per il miglior Residential Built Design. “Una struttura che sembra uscita dalla natura”, ha commentato la Giuria entusiasta.

Situata nella parte nord orientale degli Stati Uniti, Lakewood House è immersa in una foresta di pini affacciata su un lago e, grazie alle forme e ai materiali ispirati e presi dalla natura, si confonde perfettamente tra i pini. Vista dalla sua pianta, la casa si apre a ventaglio come un mazzo di carte, ma Centerbrook spiega che la villa è stata disegnata perché le sue forme seguissero l'arco del sole. Aperte a sud verso l'acqua, le vetrate a tutta altezza – oltre a far filtrare luce in abbondanza - consentono piena vista sul bosco circostante, “in un dialogo tra natura e costruito”, che è valso al progetto l'appellativo di “casa che parla con il bosco”.

Calore del sole assorbito e rilasciato all'interno dalle pareti in pietra.
Abbastanza spaziosa da ospitare tutti i componenti della (ampia) famiglia che vi abita, Lakewood House sfrutta il calore del sole, che - assorbito nel camino in pietra e dalle pareti interne, sempre in pietra – viene poi rilasciato gradualmente nel corso della notte. Altamente efficiente, al riscaldamento provvede - durante i mesi invernali - anche una spettacolare stufa a legna russa, in muratura in pietra ollare, che monitorata dal computer è in grado di ottimizzare gli sprechi e e le emissioni.

Il tetto protegge dai venti invernali e la facciata di tronchi sospesi dà ombra.
Tutto l'insieme di edifici che formano Lakewoodhouse – composta dalla residenza principale, una serie di piccoli capanni minori e la casetta per gli ospiti- è orientato verso il sole e progettato con tetti spioventi, ampie finestre e portici ombreggiati lungo il perimetro dei muri. Il dorso dei tetti è posto a scudo contro i venti spiranti da nord, così da mantenere il calore interno, mentre le finestre sono ombreggiate e protette da un originale intelaiatura decorativa con tronchi di legno sospesi, con un effetto di naturalezza ancora maggiore. Per il tetto, i designers hanno selezionato uno speciale galvalume riciclabile bianco, così da riflettere il sole estivo e ridurre le esigenze di raffreddamento.

Controllo luci automatico, termostati e solo legno di ciliegio locale.
Perfettamente isolata, la casa del lago dispone di un modello di caldaia altamente efficiente, che invece del petrolio brucia bio-combustibili, cui si affianca un sistema di grandi serbatoi in acciaio inox, installati per lo stoccaggio di gasolio e gas. Armadi, mobilio, pavimenti e soffitti sono stati tutti ricavati dal legno di ciliegio raccolto sulla proprietà, mentre il sistema elettronico Eye Lutron Graphik monitorizza l'illuminazione e spegne le luci automaticamente quando le stanze sono vuote. Il piano di cottura ad induzione della cucina e cronotermostati in ogni area della casa contribuiscono a ridurre al minimo il consumo energetico della struttura, soddisfacendo la richiesta fatta dalla proprietaria, la quale al momento dell'acquisto aveva dichiarato: “Posso vivere in una casa così grande solo sapendo che non consumerà troppa energia e non devasterà il paesaggio circostante”.

Nessuna piscina: a Lakewood House si nuota nel lago e si rema per muoversi in barca, con la sola eccezione di una moto d'acqua elettrica ricaricabile per le escursioni più impegnative.


[ Fonte: Casa & Clima ]

venerdì 17 giugno 2011

TreeHotel ( Svezia )

Treehotel: in Svezia l’albergo sugli alberi della foresta boreale.
Dal nido di uccelli alla navicella aliena passando per il box a specchio.

“Perché non creare un hotel confortevole, ben progettato, che permetta ai visitatori di vivere in armonia con la natura tra gli alberi?”.

Da questa premessa è nato, su idea dei proprietari Kent Lindvall e Britta Jonsson-Lindvall, il Treehotel ad Harads, nella Svezia settentrionale.Con l'aiuto di un gruppo di noti designer e architetti, l'idea è stata nel 2010 trasformata in realtà. L’hotel è composto da camere uniche, create in armonia con la natura e rispettando i valori ecologici. Sorgono tutte immerse nella foresta boreale che i proprietari hanno voluto così valorizzare senza tagliare gli alberi e danneggiare uno dei polmoni verdi della terra. L’ispirazione nasce dal film-documentario "Trädälskaren" (The Tree Lover) di Jonas Selberg Augustsén, storia di tre uomini che vivono in città e che, desiderando tornare alle proprie radici, costruiscono una casa sull'albero. È un film filosofico su ciò che "l'albero" significa per gli esseri umani, storicamente e culturalmente.
Da qui è nata l’idea di un albergo le cui stanze fossero sugli alberi con il valore aggiunto dell'innovativo design moderno.

Su 24 previste dal progetto, attualmente l’hotel dispone di cinque stanze, inaugurate lo scorso anno:

● The Bird's Nest di Bertil Harström,
Inredningsgruppen
Un enorme “nido”, a cui si accede tramite una scala retrattile, basato sul contrasto tra l’esterno e l’interno dal design moderno.

● The Blue Cone di
SandellSandberg
A questa stanza si accede da un ponte in legno. È costruita in legno tradizionale con una facciata in scandole in legno di betulla che, contrariamente a quanto specificato nel nome, è dipinto di rosso.

● The Cabin di Mårten Cyren & Gustav Cyren
Cyrén & Cyrén
Sorge in altura, su un ripido pendio e offre una splendida vista sulla valle del Lule River. La stanza sull'albero è sospesa dalla pedana e il ponte di accesso è leggermente separato dalla costruzione in modo da farlo apparire più piccolo e per consentire all’architettura una propria espressione individuale.

● The Mirrorcube di Bolle Tham & Martin Videgård -
Tham & Videgård Architects
Un rifugiotra gli alberi: una struttura leggera,in alluminio,appesa altronco di unalbero, un box di 4x4x4metri rivestitoinvetro a specchio.L'esternoriflette l'ambiente circostante e ilcielo, creando unrifugio“mimetizzato”. L'internoèin multistratoele finestredannouna visione a 360gradisui dintorni. L'accessoalMirrorcube avviene tramiteuna sorta diponte tibetano in legno e corda.

● The UFO di Bertil Harström -
Inredningsgruppen
Questo è il sognodei ragazzi: salirea bordo diuna navicella spazialeha ungrande appealper le personedotate di una fervida immaginazione. L’idea è nata durante la costruzione del Nido: crearequalcosa di assolutamentecontrario. Da cui, dunque, il magico UFO atterrato trale cime degli alberi. Unesternocompositoconclassicioblònascondeun moderno e confortevole living space.

PER TUTTE LE FOTO visitate direttamente l'articolo.


[ Fonte: Archiportale.com ]

giovedì 9 giugno 2011

3 SI tutti ECO

Il 12 e il 13 giugno noi votiamo SI ai quesiti referendari su acqua e nucleare.

Perchè l'acqua è un diritto, un bene comune e non può avere un prezzo!

Perchè il nucleare non rappresenta un futuro sostenibile, è una minaccia per l'ecosistema!

Non é un messaggio politico e non abbiamo alcun schieramento, ci teniamo a precisarlo, é solo un messaggio Eco Sostenibile!

Vogliamo solo chiedere a tutti di ANDARE a votare, perché a differenza delle elezioni amministrative o politiche in cui bei programmi e politici sorridenti la fanno da padrone, i REFERENDUM sono l'unica e VERA arma che ancora rimane a noi cittadini, e rinunciarvi vorrebbe dire...perdere doppiamente...

Grazie!

venerdì 27 maggio 2011

Il rispetto per l'ambiente si impara da bambini

Il rispetto per l’ambiente si impara a scuola, con l’arredo modulare in cartone Eco Cube il rispetto per l’ambiente si impara da bambini.


Questo lo spirito con cui nasce Eco Cube, un sistema modulare di arredo in cartone rivolto alla scuola dell’infanzia ideato dalle designer Arianna Filippini, Federica Ravera e Elena Baronio. Secondo i progettisti il contatto diretto sin dai primi anni con un materiale ecologico, come il cartone, favorisce la sensibilità ambientale, svolgendo una funzione educativa.




Il cartone, inoltre, ha caratteristiche meccaniche di resistenza e leggerezza che ne fanno un materiale adatto alla realizzazione di mobili.


Eco Cube ne è la dimostrazione concreta, essendo completamente realizzato in cartone tagliato e lavorato con un sistema tecnologicamente evoluto: il plotter multifunzione Zund G3, un cui esemplare è operativo presso il Politecnico di Milano nell’ambito di un progetto di ricerca incentrato sull’uso del cartone nel mondo del design.


Eco Cube svolge la funzione di armadietto e il bambino può costruirlo e personalizzarlo assieme ai genitori e ai maestri quando fa il proprio ingresso a scuola.


Il sistema a incastro è assolutamente sicuro in quanto il plotter Zund utilizzato per la sua realizzazione è in grado di tagliare i vari componenti in cartone con la massima precisione. Il montaggio è semplice e intuitivo.Il progetto prevede, infatti, l’assemblaggio di tre moduli: ”c” che funge da base, ”cassetto” nel quale riporre gli oggetti personali e ”tetto”, adagiato in alto, che funziona da piccolo nascondiglio, richiamando al tempo stesso il concetto di casa e famiglia.


L’armadietto Eco Cube è regolabile in altezza mediante una prolunga anch’essa in cartone, pensata per potere essere adattata alle dimensioni desiderate grazie a delle linee pre – tagliate con il sistema Zund.


I bambini possono usare Eco Cube per riporre giubbino e zainetto, oggetti di uso quotidiano e, nei momenti di incontro con gli altri bambini, approfittare dell’occasione per socializzare.


Un armadietto che, dunque, si carica di tanti significati e ricordi e che alla fine del percorso scolastico i piccoli alunni possono portare a casa come vera e propria ‘’scatola dei ricordi”.





Per il mercato del packaging

Logics

Via 1° Maggio, 22824045

Fara D’Adda (BG)







[ Fonte: Mondocasablog.com ]

venerdì 20 maggio 2011

La Casa Bosco a Milano

Al via il primo progetto lungo il Naviglio Grande, a Milano.


11 prefabbricati in legno dalle piccole dimensioni e circondati dal verde. Sarà Milano ad accogliere il primo progetto di Casa Bosco, un nuovo tipo di edilizia sociale, a densità medio-bassa e tipologie di utenti miste, attraverso interventi di bonifica di piccole aree urbane e periurbane non utilizzate.


VIA PARENZO. Una via privata, nei pressi del Naviglio Grande. Uno spazio dismesso, tra complessi abitativi e capannoni industriali. L’area scelta per la messa in opera del progetto risponde pienamente ai canoni del piano edilizio, che prevede l’utilizzo di zone urbane interstiziali, a bassa densità edificatoria che, date le esigue dimensioni, non risultano appetibili per grandi complessi residenziali. Sono circa 1000 i m2 dell’area che ospiterà il primo progetto abitativo Casa Bosco, che, già dotati di infrastrutture, verranno bonificati, contribuendo alla riqualificazione del quartiere.

SPAZI VERDI. Il progetto è stato pensato per contenere l’impatto sul contesto urbano. Solo il 67% della potenzialità edificatoria complessiva verrà sfruttata, con lo scopo di valorizzare la qualità dello spazio aperto lasciando spazio a giardini privati, camminamenti pubblici e orti urbani. Lo sviluppo degli edifici sarà limitato in altezza e prevederà un massimo di 2,5 piani fuori terra.


UN PREZZO MASSIMO DI ACQUISTO DI 2000 EURO AL M2. Gli alloggi, la cui assegnazione sarà gestita da una cooperativa sociale, saranno destinati a un'utenza differenziata: single, giovani coppie, studenti lavoratori, anziani, fasce deboli della popolazione che non hanno accesso alla casa sul libero mercato. Dopo un primo periodo, corrispondente a 8 anni, di locazione a canone agevolato, gli abitanti avranno la possibilità di procedere all'acquisto dell'immobile. La cifra massima è stata fissata a 2000 euro al m2, a patto che i requisiti di reddito degli affittuari non siano nel frattempo aumentati oltre i parametri stabiliti nella convenzione con il Comune.

PREFABBRICATI REALIZZATI CON SISTEMA X-LAM. Il progetto, approvato il mese scorso, verrà realizzato da un'ATI costituita dalle società Agnoletto S.r.l.,impresa di costruzioni e sviluppo immobiliare di Milano, ed Ecosisthema, azienda specializzata nella realizzazione di edifici, pubblici e privati, ecosostenibili. Il sistema prescelto per la messa in opera dei prefabbricati è denominato X-Lam, e prevede un assemblaggio a secco in cantiere dei vari elementi che compongono l'immobile. Gli elementi di parete, solaio e copertura, realizzati con strati sovrapposti di lamelle di legno incollate, verranno disposti in modo incrociato. Procedura, questa, che conferisce alle lamelle una notevole stabilità dimensionale, e buone caratteristiche meccaniche in tutte le direzioni. Un sistema di assemblaggio veloce che consentirà di completare ciascun edificio in un massimo di 7 mesi.


PERCHE' IL LEGNO?
Grazie alle proprietà del legno di trattenere il calore all'interno dell'involucro, è possibile garantire alla costruzione temperature confortevoli durante la stagione fredda, con un risparmio sui costi del riscaldamento. Le strutture portanti lignee possono essere considerate delle vere e proprie componenti attive del pacchetto isolante, in grado di assicurare una trasmittanza ottimale pari a 0,13 W/mK ed una minimizzazione degli stessi ponti termici.
L'azienda Ecosisthema, che da anni investe nel mercato delle costruzioni in legno, punta l'attenzione sulla proprietà antisismica del materiale. Leggerezza , elevata duttilità dei giunti e capacità dissipativa sono caratteristiche fondamentali per assicurare all'edificio stabilità dimensionale. Inoltre, gli elementi in legno vengono collegati tra loro tramite l'uso di connettori deformabili che permettono di raggiungere un comportamento duttile, adatto per resistere all'azione sismica.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

lunedì 16 maggio 2011

Il cittadino europeo e l'efficenza energetica

Arrivare preparati al traguardo 2020, meno 20% di consumi?


L'Europa confida in una strategia unitaria da parte dei governi e l'80% del campione indagato ( 26mila intervistati), concorda su un punto: l'obiettivo del 20% di efficienza in più al 2020 dovrebbe diventare obbligatorio.

A rivelarlo un'inchiesta voluta dal Parlamento Ue, "Europeans and energy, part II" (la prima parte era stata pubblicata a gennaio).

Sì A MISURE ANTI SPRECO NELLE PROPRIE CASE.

E se il trend generale è di un crescente adeguamento alle misure anti-spreco, sono ancora in pochi ad investire di propria tasca per l'efficienza energetica. Sì, dunque, ad accorgimenti entro le mura domestiche per tagliare i consumi – il 55% del campione tiene sotto controllo o limita la messa in funzione di apparecchiature elettriche e dispositivi di illuminazione-, ma solo il 19% dichiara di avere realizzato un cappotto termico per la propria abitazione.


RICHIESTA DI AGEVOLAZIONI.

Le resistenze e le richieste arrivano laddove occorrono investimenti privati. Per intraprendere misure di isolamento termico domestico o acquistare macchine ecologiche, ad esempio, quasi la metà degli intervistati si dichiara favorevole, ma “in attesa di riduzioni fiscali”.
Oltre la metà degli europei oggetto di indagine ritiene, infine, che l'uso di contatori intelligenti aiuterebbero il monitoraggio e il contenimento dei consumi domestici quotidiani.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]

venerdì 6 maggio 2011

Ginko: un quartiere green a Bordeaux

Una Bordeaux a misura d'uomo e amica dell'ambiente.


Con questi obiettivi la Comunità urbana di Bordeaux ha lanciato, nel 2009, il progetto Bordeaux 2030, verso una città sostenibile.


E proprio in questo piano, destinato nelle intenzioni dell'amministrazione a coinvolgere tutta la comunità, si inserisce la pianificazione di un nuovo eco - quartiere affacciato sul Lac Bordeaux.





GINKO, UN QUARTIERE DURATURO.


Si chiama Ginko, il nuovo quartiere green; un nome scelto in onore della più celebre pianta, il ginko biloba, albero simbolo di resistenza e durevolezza.


Questo, tra gli altri, l'auspicio per il quartiere, avviato nel 2006: che sia duraturo e a basse emissioni nocive. Per il sito di ubicazione, gli urbanisti hanno scelto un'area particolarmente suggestiva della città, in prossimità del lago Bordeaux.


Sviluppato su 23 ettari, il nuovo insediamento sarà servito dai mezzi pubblici – la linea C dei tram passa proprio di lì – e potrà godere della vicinanza agli impianti sportivi della città. Ginko promette di divenire un quartiere a 360°: i progettisti hanno, infatti, predisposto l'area perché possa accogliere 2.149 alloggi, strutture scolastiche, uffici, un grande centro culturale e numerosi spazi commerciali. Nonché, ovviamente, spazi verdi.



EDILIZIA SOSTENIBILE, CONSUMI ENERGETICI RIDOTTI.


Il progetto, partito nel dicembre 2006 e proseguito attraverso tranches di lavoro annuali, dovrebbe terminare entro il 2017, con l'ultima fase di costruzioni. Il 70% degli edifici, specificano architetti e ingegneri a capo del piano Ginko, sono “BBC - Basse Consommantion d'Energie”, il che significa per l'appunto che sono stati progettati per garantire consumi energetici contenuti e un bassissimo impatto ambientale. Le buone performances di Ginko sono garantite, infine, anche dalle scelte innovative in termini di riscaldamento, coibentazione, isolamento termico ed illuminazione.



Una strategia a 360°, per arrivare preparati al traguardo Bordeaux 2030 - città verde.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]


venerdì 29 aprile 2011

La casa di bambù

Sorge a Bessancourt sulle rive della Senna vicino Parigi la casa foderata di bambù progettata secondo i principi costruttivi delle Passivhaus.


UNA COPPIA DI ARCHITETTI SCEGLIE PARIGI COME RESIDENZA.

A capo del progetto una coppia di architetti - moglie e marito- di origine mittleuropea, i quali dal 2009 vivono all'interno di quella che nel vicinato è nota come “la casa di bambù”. Non è stato facile, raccontano i due progettisti, ottenere i permessi necessari per dare il via ai lavori. Prima casa passiva nella regione parigina, l'abitazione di Karanesheva e Witzmann ha dovuto conformarsi al passato architettonico della capitale.

Le istituzioni francesi hanno, infatti, richiesto che il tetto dell'edificio fosse spiovente e non troppi vani finestra, per una questione di privacy ( a questa richiesta si è ovviato con numerose finestre, perfettamente chiudibili, però, con persiane in bambù).


CARPENTIERI SPECIALIZZATI

Problematico, per i due designer, anche l'affidamento dei lavori, che per la tipologia di progetto necessitava di mano d'opera specializzata e non di semplici muratori senza adeguata formazione a riguardo. Grazie a un mastro carpentiere e una società parigina specializzata in edilizia sostenibile, il progetto riesce, però, a prendere piede, finendo per essere ammirato da tutta la comunità, la stessa che fino a qualche anno prima pareva scettica all'idea del bambù.


Pannelli fotovoltaici sul tetto e nessun impianto di riscaldamento installato, la costruzione beneficia di ampie vetrate e, grazie alle proprietà del bambù di trattenere il calore all'interno dell'involucro, garantisce temperature confortevoli durante la stagione fredda. Meno costosa di un edificio, costruita con materiali 100% naturali e non trattati, “la casa in bambù” è diventata un punto di attrazione per turisti e studenti di architettura, che guardano ai due designer fondatori dello studio Karawitz e progettisti di altre 7 case passive, come un modello per la nuova edilizia green e riclabile.


[ Fonte: Casa&Clima.com ]